mercoledì, febbraio 27, 2013

maree

(Hokusai - la grande onda)


potrei scrivere sull'esito del voto, ma non ho niente da dire o meglio me ne passano in  testa di pensieri ma lascio le parole a chi è più bravo di me ad esternare, sono solo contenta di non lavorare più lì, il mio voto è stato borderline, diciamo che mi è andata bene solo alla regione, gli altri due voti forse sono andati per così dire sprecati, così è la vita.......

potrei parlare della difficile situazione economica del paese, ma anche in questo caso lascio l'analisi a chi ci capisce meglio di me, di certo nonostante non mi possa lamentare perchè ho una pensione sopra la media, (e perchè sono in pensione), diciamo che mentre prima il mio unico stipendio riusciva a mantenere più che bene la mia numerosa famiglia, ora ci stiamo ridimensionando, e per fortuna la figlia vive e lavora all'estero......

potrei annoiarvi con la mia vita sentimentale ma appunto è talmente una noia, un deserto..con tutti i cactus che incontro (dice sempre la mia amica) che è inutile sprecarci parole da progamma televisivo di bassa lega (almeno per me che mi picco di non guardare mai la tv)

potrei parlarvi dei figli, maschi, del rapporto ondivago e faticoso che ho con loro, di quanto sono preoccupata e a volte avvilita, di quante volte chiedo a me stessa dove ho sbagliato per poi rispondermi che è inutile e sterile accollarmi tutte le responsabilità quando  gli stimoli che ricevono dall'esterno sono nulli e gli esempi ahimè beceri, essere l'unico genitore poi non aiuta affatto....

posso solo dire che mi sento come sballottata dalle onde e che nonostante si dica di me che ho una tempra forte...sono un po' stanca, passerà anche questo tsunami, bisogna solo vedere cosa lascerà indietro



9 commenti:

il monticiano ha detto...

Sull'esito del voto e sull'analisi della situazione economica del paese ti faccio bnuona compagnia, lascio ad altri l'arduo compito.
Circa il resto del post che posso dirti, ti basta la mia solidarietà?
E che hai la tempra forte non ci sono dubbi.

Alberto ha detto...

Passerà, ma intanto siamo in pieno tsunami.

Adriana ha detto...

E' molto bello il quadro che hai scelto per rappresentare i tuoi sentimenti...

Ambra ha detto...

Vero che dopo ogni tempesta inevitabilmente arriva il sereno. Ma tempesta dopo tempesta la ripresa è sempre più difficile.

Gianna ha detto...

Cara Zefi, hai parlato di "tsunami" e questo è già più che sufficiente per comporre il quadro dell'Italia...

Io mi ritrovo in te, sembriamo sempre tanto forti, ma a volte la realtà è ben diversa.

Fra i vari cactus, te ne auguro uno fiorito...

Buona serata.

Adriano Maini ha detto...

Mi ritrovo nell'analisi della situazone generale...
Ma so che hai forza d'animo!

Unknown ha detto...

attendiamo ancora qualche giorno e poi gia' capiremo un po di piu'
se bla o cambiamento! ciao

MANUELA ha detto...

“Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infine volte, come una danza sinistra col dio della morte prima dell'alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. E' qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l'altro. Non troverai sole né luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo. Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo. Devi immaginare questa tempesta di sabbia.
E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia. E' una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi. Molte persone verseranno il loro sangue, e anche tu forse verserai il tuo. Sangue caldo e rosso. Che ti macchierà le mani. E' il tuo sangue, e anche sangue di altri.
Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia”. Murakami Haruki

Abbraccio da Manuela

zefirina ha detto...

@manuela bellissimo libro quello di Murakami, mi ero anche segnata il brano, :-)