mercoledì, gennaio 09, 2013

ognuno a suo modo

 (Chiesa di Santa Maria del Pino - Coazze)



sono un po' stufa di questo modo di dire che giustifica certi atteggiamenti specie nelle relazioni familiari, amicali e/o sentimentali, tu pensi di avere dei genitori un po' anafettivi, e ancora fai i conti con questo sentire, ti dicono che non è così che a modo loro ti vogliono bene, sei stata con uomo che non ti ha mai detto "ti amo" perchè riteneva che queste due fossero parole banali, delle quali troppo spesso si abusa, si giustificava affermando che però con i fatti avresti dovuto capire che ti amava, ti accorgi che un'amica storica è diventata un po' acida e mediti di mandarla a quel paese, in fondo anche l' amicizia come l'amore finisce, ti dicono maddai porta pazienza a modo suo è comunque un'amica per te, i tuoi figli maschi ti trattano come se fossi una nata nell'era mesozoica, ti dicono di non prendertela è solo il loro modo di far.

A modo suo è il mantra che ti dovresti ripetere, e io invece sono qui a chiedermi ma quando è che mi ameranno, vorrano bene a modo mio????

10 commenti:

Alberto ha detto...

Ma poi anche incontrarsi a metà strada nel modo no?

Ambra ha detto...

Ha ragione Alberto. Comunque non so dare torto nemmeno a te.

Sandra M. ha detto...

Eh, bella domanda. Ma bisogna farsela reciprocamente...forse è meglio, no? Così magari succede quello che dice Alberto.

Unknown ha detto...

Hai ragione Zefirina io infatti non giustifico piu' troppo comodo ciao

zefirina ha detto...

alberto a me capita spesso di oltrepassare quella metà strada, di essere io quella che va incontro a qualcuno che però resta fermo, diciamo che mi sono un po' rotta!!

l'avanzare degli anni mi rende sempre meno malleabile verso certi atteggiamenti

arte ha detto...

Bisogna imparare a pretendere. La parola pretendere ha un connotato negativo, sa di prepotenza. Non è necessariamente vero: io credo che si debba pretendere rispetto, anche come rispetto dei propri sentimenti - non si può pretendere che vengano ricambiati, ma che vengano riconosciuti e rispettati sì. Bisogna pretendere attenzione, riconoscimento della propria esistenza e delle proprie esigenze affettive, divenendone coscienti noi stessi e non sopprimendole.
Non bisogna accontentarsi.
Chi si accontenta non solo non gode, ma si frustra, diventa acido, non vive bene. Chi si accontenta non riesce a dare, perché non sa ricevere.
Bisogna avere coscienza del proprio valore, delle proprie qualità e della propria forza: allora siamo in grado di dare.
Ognuno a modo suo non significa che ognuno fa quello che gli pare, ma che ognuno è tenuto a rispettare e le particolarità dell'altro.

zefirina ha detto...

arte non avrei saputo esprimermi meglio

Laura Raffaeli ha detto...

io non pretenderei niente fossi in te, continuerei a vivere come è la tua natura, io almeno faccio così e come te sono stanca di sentirmi dire "ma.. a modo suo però..": .."a modo suo" fanno tutti molto male, quando uso il "modo mio" invece rimangono tutti contenti, ma come succede per te, nessuno sa amarmi a modo mio, si vede che è una cosa impossibile, bo? si vede che chi sa amare si ritrova intorno solo chi non sa farlo, e viceversa, non pensarci e comincia a darti un po' d'amore anche da sola, un abbraccio, laura

Baol ha detto...

Boh, dalle mie parti si dice

ognun a moud sù n'goul a pighj

Ed è un utlizzo migliore della stupida frase "a modo loro"

Adriano Maini ha detto...

Ha detto bene - "a modo mio"! - @arte! Non saprei saputo esprimere meglio il concetto che avrei cercato di trasmetterti con poche parole!