giovedì, luglio 26, 2012

senza alcuna spiegazione


Ho taciuto

per molto tempo

Non le mie parole

né la mia penna

hanno tracciato il segno alla giornata

Questi son tempi in cui dire non serve

ed anche scrivere

sai, non cambia nulla

Intorno han costruito la gabbia

ed il ruggire ora

serve solamente a divertirli

Hanno per ogni nostro verbo

la giusta confezione

Per ogni male

inventano un vaccino

Per ogni favola

comprano un lieto fine

che non racconti la rabbia

le solitudini, il sangue

che ci nasconda il vero

perché ci insegni

a pensare come loro

ed a parlare

ed a scrivere

le loro parole

ad esser docili

Anche l'amico di ieri

con cui sognasti

il tuo sogno

oggi è cambiato

Si nutre al loro desco

veste gli stessi vestiti

Cambiare tutto...

per non cambiare niente

Perché le parole

che servono per noi

son sempre quelle

se abbiamo smesso di inventare domande

a cosa mai potrà servire aver risposte?


Giandiego Marigo

6 commenti:

il monticiano ha detto...

Però, sono dei versi molto chiari e precisi, ma tu come hai fatto a sapere di questo poeta? Secondo me dovrebbe essere molto giovane.

zefirina ha detto...

e invece no, se clicchi sul nome ti riporta sul suo sito, non mi ricordo come l'ho scoperto forse come sempre curiosando qua e là in rete

il monticiano ha detto...

Zeifiri', missione compiuta, ho respirato una boccata d'ossigeno a leggere quanto scritto da lui.
Grazie.

ps. Ironia: chissà se ls natura ha fatto diventare colti, intelligenti e preparati gli uomini pelati, con la barba bianca e con occhiali da vista.
Con me non c'è riuscita.

adamus ha detto...

Ciao, bella poesia , sembra diretta alla classe polica del nostro Paese.
Andrò pure io a curiosare nel suo sito.Grazie Zefi, buon fine settimana.

Adriano Maini ha detto...

Versi di degna e intensa passione civile.

Adriana ha detto...

Bello! Vado subito a vedere il suo sito...