lunedì, aprile 20, 2009

20 aprile 1999

c'è chi l'ha raccontata molto meglio di quanto potrei fare io, ogni tanto si legge un'altra notizia che riporta indietro la memoria perchè poi la rabbia che colpisce sempre più spesso i ragazzi adolescenti non si placa e non conosce nè bandiere nè lingue nè paesi, è tristemente trasversale e universale, e spesso degenera in qeusti atti che poi definiamo folli, per paura di dover ammettere che anche noi siamo responbali in quanto incapaci di aiutare questi ragazzi ad incanalare qeusta rabbia in altro modo.
Michael Moore ci ha girato su un documentario "Bowling for Columbine" e Gus Van Sant ci ha fatto un film: Elephant, da vedere per ricordarci che i ragazzi non vanno lasciati soli ma sempre seguiti.

4 commenti:

la signora in rosso ha detto...

Triste caso quello che hai postato..ripetuto ultimamente purtroppo anche in Europa.
Il film documentario di Moore, l'ho visto! E' una denuncia a tutta la società americana...(e presto anche quella italiana)dove le armi si comprano al supermercato.

Franca ha detto...

L'attuale gioventù di cui tutti sono sempre pronti a mettere in luce gli aspetti peggiori, è il prodotto del nostro modo di vivere e comportarci.
Ci sarebbe molto da riflettere su noi stessi...

silvano ha detto...

Dire qualunque cosa su temi si rischia di essere banali. Giusto per dire la mia banalità anch'io, è triste constatare come a pagare nel modo più evidente la mancanza di una speranza, la speranza di non vivere in un eterno presente, siano sempre gli anelli più deboli che cedono di schianto.

zefirina ha detto...

franca infatti sempre a dare la colpa ai giovani ma di chi son figli????
anche nostri

silvano a volte quando ci chiedono aiuto i più fragili noi non ce ne accorgiamo nemmeno

sig.ra il film è agghiacciante quanto il fatto di cronaca e charlton heston
che triste figuro