giovedì, febbraio 26, 2009

raccontami di te


"Ognuno di noi ha una storia del proprio vissuto, un racconto interiore, la cui continuità il cui senso è la nostra vita. Si potrebbe dire che ognuno di noi costruisce e vive un racconto, e che questo racconto è noi stessi, la nostra identità.Per essere noi stessi, dobbiamo avere noi stessi, possedere se necessario ripossedere, la storia del nostro vissuto. Dobbiamo ripetere noi stessi, nel senso etimologico del termine, rievocare il dramma interiore, il racconto di noi stessi. L'uomo ha bisogno di questo racconto, di un racconto interiore continuo, per conservare la sua identità, il suo sé".
(O. Sacks, L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello)

10 commenti:

intrigantipassioni ha detto...

... e' un libro bellissimo...
... sacks ha dato il meglio di se'.....

... abbiamo gli stessi gusti...
ti abbraccio forte...

zefirina ha detto...

sul comodino ora ho musicofilia,
ti abbraccio anche io

Franca ha detto...

Il pensiero è condivisibile e molto interessante, ma io non parlo mai di me.
In verità, ogni tanto sul blog ho detto alcune cose, cosa che non homai fatto dal vivo...

ladyoscar ha detto...

Io scrivo di me....scrivo e riscrivo... ho problemi di identità?? :-)
Non ho letto questo libro ne prendo nota grazie zefy.

il monticiano ha detto...

Ricordo e racconto, naturalmente episodi e fatti dove ci sono anch'io e parlo di me e dei miei tanti errori e difetti.

p.s. ad esempio dimentico spesso molte cose. Una per tutte. Il quadro di questo post lo conosco, l'ho visto tante volte, da un paio d'ore cerco di ricordarmi chi ne è l'autore ma non c'è nulla da fare.
Non ha importanza perchè quel dipinto m'è sempre piaciuto.

zefirina ha detto...

magritte

Baol ha detto...

Ma guarda, un quadro di Magritte...

:D

BC. Bruno Carioli ha detto...

In Italia c'è un uomo che la moglie la scambierebbe per un capello.
Se hai bisogno di un aiutino ti dico che è basso e scrive canzoni napoletane.

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Un commento fuori tempo massimo: condivido totalemnte, anzi ti cito in un commento a un mio stesso post. Soltanto che sostituirei la parola identità con "autoidentificazione", perchè stiamo parlando del rapporto di una persona con sè stesso, mentre per identità io intenderei ciò che agli altri ci fa apparire diversi l'un l'altro, un elemento in qualche misura obiettivo.

zefirina ha detto...

bruno ma chi è nino d'angelo,mmmmm no nino ha i capelli, guarda non riesco proprio ad indovinare ;-)

invece caro vincenzo secondo me il sostantivo adatto è proprio identità, intesa come percezione di sè, come gli altri ci cedono è sempre mediato dalle loro esperienze e non è detto corrisponda a come siamo veramente

difficile conoscere sè stessi, difficile conoscere bene gli altri