sabato, agosto 25, 2007

parole profetiche



Lo so, bolle di sapone di questo tipo continueranno a volare in aria. Bolle di sapone della rivoluzione universale, delle dittature del proletariato. Ma da quando ho visto le magnifiche, iridiate, autentiche bolle di sapone guardo alle altre con espressione di scherno e superiorità.
E' tornato infatti il tempo in cui i bisogni culturali diventano giocattoli per bambini. E a rigor di logica ne consegue che i politici non devono più occuparsi di bisogni culturali. Semmai delle cannucce di paglia necessarie affinchè le bolle di sapone le facciano i bambini.
Non i politici.



Bolle di sapone, racconto tratto da Il Caffè dell'Undicesima Musa di Joseph Roth

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Belle parole! Credendo le avessi scritte tu, stavo giusto per chiederti la mano ;) ... poi ho letto che sono di J. R.

Ciao :))

Albachiara ha detto...

bel discorso!
Allora sei rientrata dalle vacanze??? Beh non era forse il periodo migliore visto che a Roma in questi giorni si brucia!
Buona domenica

Isabel Green ha detto...

eh...purtroppo...la triste realtà è un'altra...

Anonimo ha detto...

...bisogni culturali eh ?
auguro ai politici un mare di bisogni ... di ben altro tipo eh eh
:-D
Z ti abbraccio

zefirina ha detto...

@edgar non ti converebbe ;-) però non ti sembrano parole che potrebbero essere scritte oggi
@alba non ancora sono in un paesino delle marche tornerò forse a fine mese,

p.s. se prima non faccio una strage, sto cercando su internet la normativa a proposito di decibel consentiti ai pubblici eercizi e relativi orari, stasera hanno sorpassato il limite non riesco nemmeno a concentrarmi per leggere, sono andata a protestare ma mi hanno riso in faccia... stasera abbiamo salsa e merengue, sto per vomitare (e pensare che ho fatto pure un corso sui suddetti balli)

Alberto ha detto...

Siamo sicuri che non siano "balle di sapone"...?! ;-)

Un abbraccio disilluso :-)