lunedì, giugno 04, 2007

noi che ci vogliamo così male

mi ha molto colpito la vicenda di Barbara Cicioni la donna uccisa, tutto fa pensare sia stato il marito, di ora in ora le notizie di cronca ci raccontano una storia di maltrattamenti e botte iniziate addirittura mentre erano fidanzati, e allora tu ti chiedi come abbia fatto poi a sposarselo e addirittura farci tre figli, come abbia fatto a rimanerci nonostante i continui tradimenti e le violenze, pare anche sui figli, e ti chiedi come può una donna descritta come forte e soprattutto indipendente economicamente accettare tutto questo??? in nome di quale amore???? e ti tornano in mente i racconti di un'amica che si è ribellata a caro prezzo ma anche lei ce ne ha messo del tempo ad uscirne fuori e ancora oggi non ti sa dire perchè ha subito per anni senza reagire, forse perchè sperava sempre in un miracolo, in un cambiamento, ma miracoli e cambiamenti in queste storie non ce ne sono. Sia chiaro non voglio giudicare questa donna vittima del troppo amore, di un'idea d'amore alla quale si era evidentemente aggrappata, ma mi chiedo quante altre donne, quante di noi accettino una dipendenza che per fortuna magari non sfocia in questo tipo di violenza fisica, ma sono dipendenti dall'idea di amore e famiglia, e chinano la testa ad altri tipi di sopraffazioni, magari per non ammettere che la loro storia o il loro matrimonio è sbagliato. Bisogna ammetterlo non solo in paesi arretrati ma anche nel nostro evoluto occidente non sembra ancora superata una dipendenza femminile dall'uomo e invece bisognerebbe rifletterci sopra e combatterla questa dipendenza tutte insieme.

17 commenti:

Dyo ha detto...

Testimonianza personale.
A volte si "subisce", non necessariamente maltrattamenti fisici, perchè si ha un disturbo della personalità che è detta, appunto, "dipendente". Ma uscirne si può.Con fatica, certo, ma si può.
Buona giornata.

Albachiara ha detto...

si è vero ci sono moltissime donne che dipendono dagli uomini nonostante i maltrattamenti, ma volte forse le donne pensano più ai figli che a loro stesse ed è come una sorta di sacrificio che fanno per loro.
Oppure sono donne deboli che non hanno la forza di reagire o prendere decisioni..
Comunque è triste che al giorno d'oggi possano esistere ancora queste cose!
Buona giornata

Alberto ha detto...

TERZOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO...
:-D

Non vale, eh? :-(
Beh, io ci ho provato! ;-)

Sul delitto Cicioni io sono più cauto, più garantista, perché recentemente i media si sono divertiti a creare mostri (vedi Rignano, il marito accusato del delitto di Erba, etc. - ndr) solo per sete di scoop... :-/

Riguardo al tema della dipendenza, ne so troppo poco per esprimere un'opinione valida, benché penso tu abbia ragione.

Un abbraccio prudente :-)

Anonimo ha detto...

Cara Albachiara, credo che il "sacrificio per i figli" sia soltanto una scusa all'incapacità di reagire a certi orrori.Ho appena finito di leggere "Follia" di McGrath che in un certo senso si collega alla "dipendenza morosa" malata.Bel libro!Ne uscirà un film con Natasha Richardson (vedi ultimo venerdì di Repubblica).
Zefirina, mi piaci un sacco,sei proprio una tipa tosta. Ciao Aprile

zefirina ha detto...

grazie aprile, non sono poi così tosta, faccio quello che devo e non posso permettermi tentennamenti, il libro l'ho letto e aspetto che esca il film anche se non ha ricevuto tutte queste critiche favorevoli in inghilterra, pensa che è del 2005, strani misteri della distribuzione cinematografica.
sapete io un po' le capisco queste donne qui, per mia fortuna non ho mai subito violenze nè fisiche nè psicologiche, però è capitato anche a me di dover digerire "fatti" che forse non andavano digeriti, per un lungo periodo mi sono sentita anche una cattiva madre, valentina sa di cosa parlo, con un aiuto esterno ho provato ad uscire fuori da questo attaccamento/dipendenza...
non è facile questo è certo, ti senti una navicella sbattuta di quà e di là

Anonimo ha detto...

Zefirina cara, il mio "tosta" racchiude positività, ottimismo, voglia di guardare avanti nonostante le avversità della vita... questo è quello che mi trasmettono le tue riflessioni, infondi una sana voglia di vita!Vogliamo parlare di navicelle sbattute quà e là, madri col senso di colpa? "Figlie cattive"? Personalmente quest'ultimo tema mi ha a lungo sopraffatta.Ho più o meno la tua età, una meravigliosa figlia adolescente (quella che avrei voluto essere io nel passato),un secondo marito innamorato, ma sovente resto imbrigliata con la mente nei disastri del passato ed è per questo che mi piace uscirne leggendo le tue emozioni a volte poetiche ma a volte soprattutto ironiche!Un abbraccio da qui vicino. Aprile

Angie ha detto...

SANTE PAROLE... :-D

dalianera ha detto...

E' più forte di me: odio tutti gli uomini che picchiano le donne. A prescindere.

Anonimo ha detto...

Non so cosa tiene una donna legata a certe situazioni , è un mistero , come se l'avesse nel dna
nel mio giro di amicizie mi è capitato di venire a conoscenza di casi difficili , anche se per fortuna non tragici , e le domande e le considerazioni sono sempre quelle ..... qualcuno ha detto :
l'irrazionalità è femmina

zefirina ha detto...

ho letto anche di uomini picchiati

zefirina ha detto...

marco l'irrazionalità non è femmina grrrrrrrrrrrrrrr

Cilions ha detto...

Anche io credo che i media gonfino un po' le notizie... ne è un esempio la storia dei bimbi morti a Vercelli per un malore del conducente del bus... ricordi?
Resta comunque quella dei maltrattamenti domestici una triste realtà vecchia come l'uomo...
A volte inconsciamente forse il maltrattato resta legato al suo aguzzino per una sorta di desiderio autodistruttivo... credo che l'amore qui non centri più di tanto...

Gianfranco ha detto...

TUTTI ( nn tutte) insieme...

zefirina ha detto...

io nel mio piccolo ho ben catechizzato i miei maschi!!!!
si tutti/e insieme dobbiamo insistere sul concetto che la violenza non si deve esercitare su nessun essere

Anonimo ha detto...

ehi, maschietti, oltre a domandarci cosa spinge le vittime a ribellarsi, non dovremmo anche domandarci cosa spinge alcuni uomini (uomini come noi) ad essere i persecutori? Altrimenti uno si concentra solo sulla parte offesa, sulle sue debolezze psicologiche, e non si medita se parte di tutto questo non sia anche una questione di modelli di mascolinità... Non voglio dire che di questi modelli faccia parte esplicitamente la violenza fisica, ma che questa possa entrare in scena proprio grazie ad una cornice di sopraffazione e subordinazione... Non so...

lasposina ha detto...

Eh, infatti zefi, sono dei maneschi niente male, e io posso dirlo essendo la sorella...

Anonimo ha detto...

Zefi ho solo scritto che qualcuno ha detto "l'irrazionalità è femmina" .... beh certo che un pò più balenghe di noi ... :-D
ciau