mi faccio influenzare
sigh sono due giorni che sono a casa, anzi quasi tre sono persino scappata dall'ufficio perchè mi sentivo tutte le ossa rotte e il mal di gola , oggi mi sono alzata per forza non ce la faccio più a stare a letto, l'unica cosa buona è che in questi giorni passati a sonnecchiare e a rigirarmi nel letto, tra un sonno e l'altro mi sono divorata tre libri :
Dimmi ancora una parola di Iaia Caputo
Come si fa a ricordare una vita? Magari inventando il passato, oppure complici le bugie della memoria, provando a ricostruirlo attraverso due grandi passioni: gli uomini e le parole.
Non dire notte di Amos Oz
Sullo sfondo di una piccola cittadina nel deserto del Negev, Amos oz racconta la storia di un uomo e di una donna che riescono a trovare pace e comprensione reciproca. Un romanzo che indaga i limiti e le infinite risorse dell'amore e della tolleranza.
La cattedrale del mare di Idelfonso Falcones
Barcellona nel XIV secolo, la storia di Santa Maria deMar intrecciata a quella di Arnau, avventura e sentimento si uniscono all'avventura di una città, luci ed ombre di un Medioevo di ineguagliabile fascino.
La nonna vuota il sacco di Irene Dische
è il racconto della vita di Elisabeth e Carl fatto da Elisabeth, una storia terribile, ma piena di vita, forza e coraggio, una storia ebraico-tedesca del XX secolo che fa ridere, sconvolgere, commuovere
2 commenti:
Accidenti, tu i libri li divori!!
Invidio quelli che in tre giorni riescono a leggere quattro libri: non ci sono mai riuscito :-(
è una dote naturale di cui peraltro vado fiera e che mi permette così di divorarmi una marea di libri
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