leggere
(foto di sulromanzo agenzia letteraria)
concordo con la frase di Virginia Woolf, divento irrequieta quando non ho nulla da leggere, ormai ho imparato a scaricarmi i libri anche sull'ipad così se sono in giro e mi sono dimenticata di portarmene uno appresso, posso sempre leggerlo anche sull'iphone, dato che quello che scarico su uno lo trovo sull'altro, (anche se alle volte questa cosa è deleteria,ehm), diciamo però che ultimamente non mi attira nessun titolo e allora mi sono messa a rileggere qualche libro che mi era piaciuto molto.
Prima mi sono riletta questo:
Mi costringo a sentire il Malessere di un Lungo Pensare.
Quest'ultima frase che dà anche il titolo all'ultima parte del romanzo è già significativa e rende il senso di questa romanzo dove si intrecciano varie vite e vari personaggi, tutti con storie dolorose alle spalle e alle prese con una vita non semplice in un paese selvaggio e ostile.
Si legge tutto di un fiato seguendo il viaggio di Mrs Ross alla ricerca di suo figlio e alla scoperta di un'altra sè.
Peccato che non abbia scritto più niente o meglio ne ha scritto un altro mai tradotto in italiano.
e ora mi sto rileggendo questo:
Quest'ultima frase che dà anche il titolo all'ultima parte del romanzo è già significativa e rende il senso di questa romanzo dove si intrecciano varie vite e vari personaggi, tutti con storie dolorose alle spalle e alle prese con una vita non semplice in un paese selvaggio e ostile.
Si legge tutto di un fiato seguendo il viaggio di Mrs Ross alla ricerca di suo figlio e alla scoperta di un'altra sè.
Peccato che non abbia scritto più niente o meglio ne ha scritto un altro mai tradotto in italiano.
e ora mi sto rileggendo questo:
curioso come il rileggerlo da grandi fa tutto un altro effetto, per niente deludente anzi ti trovi a pensare come sia possibile scrivere così bene ed essere ancora attuale perchè intrighi, giochi di potere e relazioni amorose non sono poi così cambiate molto.
8 commenti:
Ciao Zefirina, a volte anch'io amo rileggere più che leggere cose nuove…vado un po' a periodi!
Un caro saluto
Carmen
Fino a qualche anno fa i romanzi li divoravo, poi mi sono fermato, non provavo più il piacere della lettura
olre all'abbassamento della vista.
Ieri l'altro, a furia di insistere, mio figlio mi ha invitato a leggere un romanzo che mi ha messo nelle mani "IL RESTO DELLA SETTIMANA" di Maurizio De Giovanni. Scrittore napoletano del 1958, autore tra l'alto di libri gialli da me già letti. Questo suo recentissimo romanzo - non giallo - di 300 pagine me lo sono pappato in meno di 24 ore.
Un caro saluto,
aldo.
leggere un libro è aprire un mondo sulla propria fantasia, anche se rimango fedele al mezzo cartaceo... anche se credo di essere alle volte fuori dal mondo, perchè quotidianamente nel mio viaggio in treno di 50 minuti da pendolare sono l'unico a usare il libro di carta, oltre al fatto che la maggioranza è impegnata nel social e non trova il tempo di due chiacchiere. Ecco come sempre sono andato fuori tema... Credo che l'alibiltà di un grande scrittore sia proprio in ciò che hai detto : rendere attuale le cose.
Felice w-end
Paolo
Mi è capitato varie volte che la rilettura di un libro dopo svariati anni, dico un libro che mi era piaciuto, mi appia poi deluso.
Amo leggere!!
Buona domenica!
Assolutamente d'accordo anch'io con le parole di Virginia Woolf. Aprire un libro da leggere è una gioia unica, che solo un libro sa darti.
E d'accordo anche sulla rilettura. Quel pesantissimo "I promessi sposi" che odiavo da ragazza, mi ha fatto riscoprire da adulta un Alessandro Manzoni che non conoscevo.
Alberto io però rileggo solo libri che mi erano piaciuti, ci scopro sempre qualcosa di nuovo
interessante il primo, lo leggerò. Per il secondo certo e aggiungo che pure io mi trovo spesso a rileggere i libri che amo!!!
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