venerdì, ottobre 18, 2013

manifestazioni

oggi un corteo, domani un altro, vedo gente che mette al sicuro scooter nei cortili, sperando che la macchina si salvi da sè, vedo saracinesche abbassate per paura di "espropri proletari", vedo camionette della guardia di finanza, pare che oggi tocchi a loro salvaguardare il popolo romano,sento gli elicotteri sorvolare la città,  sento la tensione salire solo perchè il tam tam delle parole crea più rabbia che accettazione, purtroppo non viene voglia di partecipare, perchè di manifestazioni finite in maniera violenta ne ho piena la memoria a cominciare dai lontani anni '70, quando ero decisamente più giovane e decisamente più idealista, sono più per le manifestazioni pacifiche, alla Gandhi per così dire, ma capisco che ormai è più un'utopia che un sogno realizzato, mi spiace per tutti quelli che sfogheranno questa loro probabilmente giusta rabbia nemmeno tanto repressa su cose che probabilmente sono di persone che non se la passano poi tanto meglio di loro.


6 commenti:

il monticiano ha detto...

Già e qui gran parte del Rione occupato militarmente da carabinieri sin da ieri oltre ad aver eliminati tutti i cassonetti.
C'è una guerra civile e io non me ne
sono accorto?

Ambra ha detto...

E già, è proprio così. La violenza ormai serpeggia ovunque, spesso assolutamente incontrollata.

Cri ha detto...

Tempi bui. A che punto è la notte?

Sandra M. ha detto...

Sì, siam messi così e avverto queste stesse sensazioni. Non sono belle.

malielan ha detto...

e infatti , i disordini di quegli imbecilli che nulla hanno a che fare con la manifestazione li abbiamo avuti. Condivido questo movimento di persone che come me e altre sono alla disperazione completa. Dove sai che niente e nessuno ti potrà aiutare e allora prendi e vai almeno cosi hai la certezza di fare qualcosa e chissà che tutti uniti ce la possiamo fare:)

giorgio giorgi ha detto...

Mi hai fatto venire in mente Pasolini che spendeva una parola per i celerini.
Concordo col tuo pensiero.
Purtroppo la violenza pare cresca in continuazione e si manifesta in mille modi diversi: violenza fisica, psicologica, individuale e di gruppo.
La pace è poco diffusa, sia quella esteriore che quella interiore. Forse è colpa del tempo: il futuro è sempre più vicino, ci alita sul collo, va sempre più veloce e non ci lascia sufficiente tempo per vivere il presente, metabolizzarlo e fare le cose per bene.