
qualche volta il destino assomiglia ad una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l'andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra col dio della morte prima dell'alba. Perchè quel vento non è
qualcosa che è arrivato da lontano, indipendentemente da te. E' qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l'unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia. Attraversarlo, un passo dopo l'altro. Non troverai sole nè luna, nessuna direzione, e forse nemmeno il tempo. Soltanto una sabbia bianca, finissima, come fatta di ossa polverizzate, che danza in alto nel cielo. Devi immaginare questa tempesta di sabbia.
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E naturalmente dovrai attraversarla, quella violenta tempesta di sabbia. E' una tempesta metafisica e simbolica. Ma per quanto metafisica e simbolica, lacera la carne come mille rasoi. Molte persone verseranno il loro sangue, e anche tu forse verserai il tuo. Sangue caldo e rosso. Che ti macchierà le mani. E' il tuo sangue, e anche il sangue di altri.
Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo, Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita davvero. Ma su un punto non c'è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi era entrato. Sì questo è il significato di quella tempesta di sabbia.
(da Kafka sulla spiaggi di Murakami Haruki)
9 commenti:
Le prove della vita servono a temprarti. Dicono. Ma se una la tempra non ce l'ha l'acquista con le prove?
Ti auguro un buon inizio settimana :)
Gio'. Ho provato ad aggiungerti a skype ma non funziona..
Ooops, volevo dire "uno".
non ti preoccupare alberto anche "una" rendeva l'idea, se la tempra non ce l'hai...sono dolori!!!!
dual su skipe sono zephyrinae (roma)
Una metafora certo, ma credo che il significato sia molto chiaro.
Ogniuno di noi ha le sue tempeste ed e' inevitabile si cambia... sopravvivere e' la parola d'ordine e l'imperativo e' cambiare, mutare, trasfigurare in nuove forme...
il mio ultimo post assomiglia ai temi di Kafka
ps. ti ho detto che ho conosciuto un suo nipote a Londra? e' il capo ufficio di una mia amica
Ma quante sono le tempeste? E perchè d alcuni mai e ad altri sempre?
clelia che forza, e lui lo zio l'ha conosciuto????
@silvano a volte me lo chiedo anche io e allora divento fatalista e penso che ognugno di noi ha il proprio karma e allora faccio un lungo respiro e mi dico: stai carma!!!! (alla romana) :-)
@aldo già
bellissimo brano!!!!e mi permetto di dire a Silvano che , anche se ciò non consola, le tempeste ce le abbiamo tutti... anche se ci sembra che alcuni non le abbiano: ce le hanno, eccome se ce le hanno!!!
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