lunedì, luglio 05, 2010

le parole che non ti ho detto


Caro Jonathan, un tempo tu e Fortunata, la gabbianella, mi avete fatto sognare e avete incarnato il mio sogno di libertà ma si sa le cose belle sono destinate a finire e ora mi avete proprio rotto quelli che non potreste avermi rotto dato che non ne sono munita ma vi assicura che me li avete fatti crescere, potenza della natura.....chissà!!! eh sì perchè da quando siete emigrati in città e ancor di più da quando siete appollaiati sulla gru (non il volatile ma quella meccanica) che lambisce il mio palazzo e sovrasta la strada non se ne può più nè dei vostri versi striduli che fanno accaponare la pelle specie se una è ancora nel dormiveglia e magari sta sognando un incontro ravvicinato del primo tipo con un qualsiasi brad pitt o george clooney, tanto a quest'ultimo si sa piacciono le italiane, nè dei vostri escrementi (e mi sono tenuta non usato parole più consone) che seminate dappertutto, e passi per la macchina anche se mi rovinate la vernice ma sullo scooter!!!!! non è molto carino da parte vostra defecare sul mio sellino..mica posso sempre girare con una pezzetta in mano, non lo faccio nemmeno a casa...non sono quel tipo di donna lì!!!!!
Ecco vorrei invitarvi a tornare nei luoghi più consoni alla vostra originaria indole che mi dicono sia il mare e talvolta i laghi, ecco cari Larus, così siete classificati, accompagnati dalle parole di un grande romano vi ci mando...con tutto il cuore....




10 commenti:

Marina Salomone ha detto...

ah ah...un modo ben circostanziato di spiegare perchè li mandi a quel paese!!!
ciao, un salutone

Gianna ha detto...

Che finezza, zefirina!
E Sordi? E' inimitabile!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Piccioni e gabbiani bleah! Tanto per restare in tema di peanuts (immagine del tuo post precedente lol)

Un bacio
Daniele

Alberto ha detto...

Questo è niente guarda questi qui cara Zefi.

il monticiano ha detto...

Nel cortile condominiale dove abito un tempo era pieno di piccioni. Un certo giorno sono spariti e sono andati a rifugiarsi sul tetto dell'Istituto professionale di fronte le mie finestre. Poi sono arrivati tre gabbiani - non è che me li hai mandati te vero? - i quali dall'alba al tramonto non fanno altro che rompermi i timpani ed altro ancora; allora
i piccioni, vista la mala parata e il pericolo di finire nel piatto dei gabbiani, sono tornati nel mio cortile.
Sai che faccio? Domani vado a procurarmi un bazooka poi vedrò di occuparmi degli uni e degli altri. Ti farò sapere.

Anonimo ha detto...

tout a fait d accord avec toi pour la deferlante de defecation et les nuisances sonores.
Mais le film a l epoque ma plus.

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Eh, vedo che la leggenda degli uccelli come creature angeliche comincia a fare acqua. Pensa a me che devo lottare con colombacci, gazze e ghiandaie soprattutto, per difendere la frutta sui "miei" alberi :)

lasposina ha detto...

ma i gabbiani ci son sempre stati anche a via cola, non ti ricordi? a noi ci gelavano il sangue ogni estate, mortacci loro...
cmq qui ad a'dam se ti può consolare, una mattina sono le oche, un'altra mattina gli uccellini, un'altra i gabbiani, un'altra i cavolo di rospi. Insomma, viva la natura...

Vittoria A. ha detto...

Sordi e' unico!!! Qui e' pieno di gabbiani che ti rubano il panino o la briosce per strada, gabbiani da combattimento!

zefirina ha detto...

ecco tutta la poesia è svanita....
@vittoria e pensare che edimburgo mi piaceva come meta

@vale voi avete anche i topini!!!!! e ne ho già incontrati alcuni

@vincenzo anche quella è una battaglia perduta a quanto mi dicono

@aldo poi me lo presti il bazooka???

@daniele concordo

@stella

@marina quanno ce vo' ce vo'