sabato, giugno 05, 2010

sofferenza


"La morte non è qualcosa di opposto ma di intrinseco alla vita".
Che questo fosse vero era fuori di dubbio. Nel momento stesso in cui viviamo, cresciamo in noi la morte. Ma questa era solo una parte della verità che dobbiamo imparare. Era stata la morte di Naoko a insegnarmelo. Per quanto uno possa raggiungere la verità, niente può lenire la sofferenza di perdere una persona amata. Non c'è verità, sincerità, forza, dolcezza che ci possa guarire da una sofferenza del genere. L'unica cosa che possiamo fare è superare la sofferenza attraverso la sofferenza, possibilmente cercando di trarne qualche insegnamento, pur sapendo che questo insegnamento non ci sarà di nessun aiuto la prossima volta che la sofferenza ci colpirà all'improvviso.

da Norwegian wood di Murakami Haruki

8 commenti:

silvano ha detto...

Quanto è vero. Non ci si abitua e non ci sono colpi da parare se non nelle intenzioni, sarebbe più giusto dire nella speranza.
ciao, silvano.

P.S. a proposito di giappone e morte hai poi visto "Departures"? Se sì ti è piaciuto?

pri ha detto...

che libro stupendo. uno dei miei preferiti di sempre!

il monticiano ha detto...

Ne so qualcosa di sofferenza avendo perso in circa dodici mesi, due fratelli non più tardi di un anno fa.

zefirina ha detto...

non sono ancora riuscito a vederlo, spero lo diano in qualche arena questa estate,

pri mi è piaciuto di più dance dance dance, ora attacco con gli altri

aldo capisco, veramente, come ti senti, un abbraccio

Clelia ha detto...

Soffrire e' sempre un gran brutto affare ... sono d'accordo con Haruki

Clelia

laPitta ha detto...

Se ti è piaciuto di più Dance Dance Dance, allora forse il prossimo dovrà essere La ragazza dello Sputnik :-)

zefirina ha detto...

patti sabato c'è l'arion day, lo metto in lista

Vale ha detto...

Ho letto quel libro qualche mese fa...mi ha svuotata.