martedì, marzo 23, 2010

mi son stufa

(Jack Vettriano)

il brano trascritto è al femminile ma si può tranquillamente volgere al maschile


Ero stufo delle donne problematiche. Ero stufo delle ragazze che non volevano crescere, di quelle che non sapevano impegnarsi in niente. Ero stufo delle donne impaurite, delle donne trattenute; di quelle che avevano scelto il risparmio di sé come unica via d'uscita. Ero stufo di quelle che volevano stare sole e basta, di quelle che ancora vivevano i postumi di una brutta storia con qualcuno che non le meritava e che le aveva fatte soffrire, rese caute. Ero stufo di quelle che chiedevano conferme, protezione, dedizione totale. Ero stufo di quelle che volevano guarirmi da me, dal mio bisogno ciclico di farmi male. Ero stufo dei rapporti di coppia, delle alchimie, delle sensazioni, delle difficoltà di comunicazione. Ero stufo di giocare all'amore; ero stufo di quelle che prendevano tutto seriamente. Ero stufo di quelle che prendevano tutto seriamente. Ero stufo di quelle che usavano i proprio dolori come scudo per tenere lontane le persone da sé. Ero stufo di quelle che dicevano una cosa e ne facevano un'altra, di quelle per le quali non ero arrivato al momento giusto, di quelle che preferivano non amare per non rischiare di soffrire ancora. Di quelle che in amore preferivano darsi vinte, di quelle che avevano bisogno di essere trattate male, di quelle che volevano essere libere ma poi non si lasciavano andare. Ero stufo marcio di quelle che usavano scelte troppo decise per simulare carattere e per dimostrare di essere la donna che sognavano di essere. Ero stanco di provare a capirle quando loro non provavano a capire me.

(da la teorema del devastore di Lorenzo Moneta)

in sottofondo la colonna sonora di radiofreccia, dalla finestra il canale illuminato dal sole, finalmente, le oche passeggiano sulla riva, ancora in Amsterdam

11 commenti:

SandalialSole ha detto...

Semplicemente stufo. O stufa? :)

zefirina ha detto...

io stufa stufa ;-)

lasposina ha detto...

In realtá a me piace proprio perché é un uomo ad essere stufo!

Alberto ha detto...

E' il punto in cui bisogna darci un bel taglio e cambiare vita.

Lorenzo Moneta ha detto...

ciao a tutti. Grazie a Zefirina per l'accoglienza alle mie parole... mi fa piacere che ti abbiano colpito. Sono d'accordo, quasi tutte si possono girare al maschile... purtroppo la cautela del sé non conosce genere sessuale.

A ispirarmi queste parole è stata una pagina di Buscaglia: "Quand'è che sarai abbastanza stufo di essere stufo?"

Solo una precisazione, il libro si chiama "Teorema del Devastatore" ;)

ciao a tutti
Lo

zefirina ha detto...

ehm lorenzo ora mi sento un po' in imbarazzo perchè su anobii la mia recensione non è proprio entusiasta, se l'hai letta sai perchè, però ammetto di essermi segnata un bel po' di passi del tuo libro, sarà la vecchiaia ma mi piacciono di più i brani dove si parla di sentimenti che quelli dove ci si sballa, in bocca al lupo per la tua trilogia

il monticiano ha detto...

Se "era" stufo e stanco, poi però è arrivato il giorno che...
Oppure no?

Lorenzo Moneta ha detto...

beh, è bello che a fronte delle cose che non ti hanno convinta, ciò che invece ha funzionato ti abbia spinto a metterlo sul tuo blog...
ciao!

zefirina ha detto...

aldo credo di sì, anzi spero di sì, lo spero anche per me che come già detto son arcistufa

Tintarella di... Luna ha detto...

Umm Zefi è scritto al maschile e si può volgere al femminile...forse intendevi questo?
Ma che bello che stai ancora ad Amsterdam, ma che bello che tua figlia sia li e che voi due stiate insieme!!!Divertiti (oltre a fare torte!!)

Marina Salomone ha detto...

Credo che si debba volgere più spesso al maschile perchè nella maggioranza dei casi sono proprio i maschi ad avere questi comportamenti che l'autore attribuisce alle donne!!!! Il brano in sé è ottimo!!!