memoria
Ricordare le vittime dell'Olocausto
è un dovere imprescindibile.
Non può aiutare i morti
- è troppo tardi per i morti -
lo è sempre stato;
ma non è troppo tardi per coloro
che sono in vita.
In Italia e altrove, la giovane
generazione impara a conoscere
ciò che gli esseri umani, autori
e vittime del loro stesso
fanatismo razzista e del loro
desiderio di dominio, hanno fatto
agli ebrei e a tutti gli altri.
Sì, anche agli altri, perchè non tutte
le vittime erano ebrei, ma tutti gli
ebrei erano vittime.
Dimenticare non può essere
un'opzione,
non lo è mai stato.
Elie Wiesel
è un dovere imprescindibile.
Non può aiutare i morti
- è troppo tardi per i morti -
lo è sempre stato;
ma non è troppo tardi per coloro
che sono in vita.
In Italia e altrove, la giovane
generazione impara a conoscere
ciò che gli esseri umani, autori
e vittime del loro stesso
fanatismo razzista e del loro
desiderio di dominio, hanno fatto
agli ebrei e a tutti gli altri.
Sì, anche agli altri, perchè non tutte
le vittime erano ebrei, ma tutti gli
ebrei erano vittime.
Dimenticare non può essere
un'opzione,
non lo è mai stato.
Elie Wiesel
8 commenti:
Cerco di ricordarlo tutti i giorni. Il ricordo dovrebbe divenire una preghiera quotidiana.
Sarà senz'altro perché ho finito di leggere ieri sera "Se questo è un uomo", sarà perché sono andata nei giorni scorsi a vedere alla Biblioteca Europea gli acquerelli del libro L'albero di Anna, ma quest'anno questo anniversario lo sto vivendo in maniera più straziante. Non dimenticare mai perché, come ha detto Eli Wiesel, è un dovere ancor più forte nei confronti dei vivi che non dei morti.
sai patty che oggi wiesel sarà in Aula, ma non credo riuscirò a vederlo, e che a montecitorio inaugurano una mostra aperta fino al 26 febbraio, se riesco posto la locandina
@silvano quando il pensiero torna spesso a quello che è successo secondo me come dici tu, è un pregare quotidiano
ecco il link
http://nuovo.camera.it/537?shadow_mostra=23439
nella speranza di un mondo migliore..chissà forse un giorno sarà possibile..
Ricordare sempre, anche per combattere il revisionismo e il negazionismo sempre in agguato.
ricordare è un dovere!
Sì avevo letto della presenza straordinaria di Eli Wiesel e della mostra che ha inaugurato al Vittoriano, spero proprio di riuscire ad andare a vederla.
Se ne parla anche qui
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