lunedì, aprile 27, 2009

elogio della fuga

anche se come dice Montalban: "l'inutilità del viaggio in quanto fuga si scopre quando si evidenzia che viaggiamo insieme a noi stessi, ossia con l'essere da cui intendevamo fuggire", io trovo che fuggire ogni tanto faccia bene, specie se in giornate di sole ti trovi a passeggiare al Vondelpark e ti godi questa visuale

oppure in un'altra giornata di sole decidi di fare quelle cose bieche da tipico turista ma che in fondo sono divertenti e te ne vai in giro per questi canali


sul boat con tuo nipote

e allora sì che ti torna il sorriso.

13 commenti:

silvano ha detto...

Il Vondelpark che nostalgia. Avevo l'albergo che dava proprio sul parco, ed una camera da letto "a bussola" (guarda può darsi benissimo di no, ma l'hotel potrebbe ben essere quello che si intravede sullo sfondo della tua foto). Grande città Amsterdam, e lascialo pure cianciare l'ottimo Montalban che a volte una bella fuga è impagabile.
ciao, silvano.

Bruja ha detto...

...prima o poi verrò anche a vedere amsterdam...:-)

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Beh, però si dice anche "occhio che non vede, cuore che non duole", si fugge anche dalle situazioni. E poi, è così bello viaggiare...

il monticiano ha detto...

Adesso ho capito perchè sei andata ad Amsterdam!
Sei stata invitata a corte per il compleanno della Regina!
Mi fido di te: soltanto tu e tuo nipote potevate rappresentare così efficacemente l'Italia e Roma in particolare.

zefirina ha detto...

caro aldo il compleanno della regina l'abbiamo evitato preferiamo quello di Lorenzo il 1 maggio, però amsterdam già si colorava di arancione

zefirina ha detto...

silvano, mia figlia abita proprio lì vicino, su una casa che dà su un piccolo canale, quando c'è il sole è bellissima

Franca ha detto...

Vada per questo tipo di fuga.
Più che fuga, diciamo prendersi il tempo per tirare il fiato e ricaricare le batterie.
Non si può fuggire da se stessi e poi, come dice il proverbio, prima o poi tutti i nodi vegono al pettine.
Meglio scioglierli...
Buona vacanza!

Lucien ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lucien ha detto...

Che nostalgia.La mia seconda patria. A 19 anni abitai per diversi mesi in un ex-brefotrofio occupato: tedeschi,italiani,francesi,olandesi.
Lavoravo come lavapiatti! Fu proprio una fuga. Facevo l'università ma la voglia di studiare era stata soppiantata dalla voglia di viaggiare.
Bello il tuo nipotino...italo-olandese?

il monticiano ha detto...

Lorenzo è e sarà sempre fortunato perchè è nato in uno dei giorni più belli dell'anno se non il più bello: quella della Festa dei Lavoratori.
Diventerà ingegnere spaziale.

Gianna ha detto...

...e ti è tornato il sorriso!

la signora in rosso ha detto...

bellissima foto! Fuga? Stare insieme a tua figlia e tuo nipote può solo essere un ricaricarti di amore...tuo nipote è molto bello, e la nonna non è da meno...
goditi questa parentesi...
Conosci Mestre? Ah si, mi racconterai.... Un bacione

zefirina ha detto...

il mio nipotino è italianissimo, per chi ancora non conosce la storia, Andrea, suo papà, sta facendo il dottorato di ricerca all'università di amsterdam, è laureato in chimica ma il dottorato è in fisica, già insegna, va a convegni, pubblica tesi, e guadagna molto di più di quello che avrebbe guadagnato qui, Valentina l'ha raggiunto con Lorenzo tre anni fa e anche lei ha trovato lavoro prima in un call center e poi in quella stessa ditta come assistent manager (o giù di lì, non ho capito bene che razza di lavoro faccia) e Lorenzo frequenta la prima elementare e parla perfettamente l'olandese, e mastica anche un po' di inglese.

Aldo suo padre gl iinsegna le formule di fisica e chimica, per paura che sia "de coccio" come Valentina che nelle materie scientifiche era un pianto.

certo che venire a roma e trovare la pioggia!!!!!