una storia da leggere
Vidi le radici. Le mani tese che mi chiamavano. E la forza di quell'ordine mi attirò irresistibilmente. Penetrai nell'albero e lo percorsi come una lunga carezza di linfa e di vita, un dischiudersi di petali, un tremito di foglie. Sentii il ruvido involucro, la delicata architettura dei rami e mi allungai nei meandri vegetali di questa nuova pelle, mi stiracchiai dopo tanto tempo, sciolsi le mie chiome e mi affacciai verso il cielo azzurro attraversato da nuvole bianche per ascoltare gli uccelli che continuavano a cantare come prima.
Ah! Molto presto, però mi sono distratta con la luna. Era sorta lontano. Appariva grande e gialla, un frutto maturo che si innalzava nel firmamento, diventando più chiara man mano che saliva, fino a brillare bianca nel punto più alto del cielo. E le stelle, ancora, e il loro mistero. La notte è sempre stata per me il tempo della magia. Veedrla ancora dopo tanti cicli (quanti, mi chiedo) mi è bastato per liberarmi della tristezza che cominciavo a sentire per tutti i "mai più" che mi aspettavano. Dovrei ringraziare gli dei per essere di nuovo emersa a respirare attraverso questi rami, in questo ampio vestito verde che hanno dato per ritornare.
Ah! Molto presto, però mi sono distratta con la luna. Era sorta lontano. Appariva grande e gialla, un frutto maturo che si innalzava nel firmamento, diventando più chiara man mano che saliva, fino a brillare bianca nel punto più alto del cielo. E le stelle, ancora, e il loro mistero. La notte è sempre stata per me il tempo della magia. Veedrla ancora dopo tanti cicli (quanti, mi chiedo) mi è bastato per liberarmi della tristezza che cominciavo a sentire per tutti i "mai più" che mi aspettavano. Dovrei ringraziare gli dei per essere di nuovo emersa a respirare attraverso questi rami, in questo ampio vestito verde che hanno dato per ritornare.
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Era quasi una maledizione, pensò, quell'attaccamento in amore. E così femminile. Come faranno gli uomini, si chiese, a rimuovere quelle preoccupazioni dalla loro vita quotidiana. Anche solo a non perdere la concentrazione, a non sentirsi mancare la terra sotto i piedi quando gli affetti andavano male. Sembravano avere la capacità di suddividere in compartimenti la loro vita intima, di racchiuderla entro solidi argini, inalterabili, che impedivano la contaminazione con gli altri settori dell'esistenza. Per le donne, invece, l'amore sembrava essere l'asse del sistema solare. Una deviazione e si scatenava il disgelo, l'inondazione, la tempesta, il caos.
da La donna abitata di Gioconda Belli
1 commento:
complicate le donne ... quanti stati d'animo in una pagina di libro ... pensavo di essere volubile e mutevole di pensiero ma ...
sono ancora un dilettante a confronto ...
:)
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