domenica, giugno 08, 2008

essere o non essere




Posted by Picasa

per la cronaca della giornata vi rimando da morgan

che è decisamente più bravo di me con le parole

16 commenti:

Baol ha detto...

mah...se trova la risposta avvisatemi e scrivere ciò che volete, tanto non possono più intercettarci


(ma porc....)

zefirina ha detto...

ba chiedo all'interessato e poi ti faccio sapere, la frase ha colpito l'immaginazione di molti

daniela ha detto...

Ho letto da Morgan ma commento qui.

Questo cartello lo potremmo applicare non solo per i gay, ma per molte altre categorie.

Perchè secondo me quello che ci chiedono gli esponenti di determinati partiti è proprio non essere noi stessi, ma conformarci a un modello ideale che non dà (apparentemente) problemi.

Complimenti, tu eri scatenata! :-)

zefirina ha detto...

grazie dani diciamo che mi ero gasata, modestamente quello è mio fratello
;-)

zefirina ha detto...

il discorso più coinvolgente l'ha fatto vladimir luxuria, quello più commovente un padre che per 6 anni non ha parlato al figlio dopo che questo gli aveva confessato di essere gay

Franca ha detto...

Ho letto il resoconto di Morgan e ho visto le foto.
Dico anch'io: brava Zefirina!

zefirina ha detto...

sai franca che invece non sono riuscita ad andare a quella dei rom, psicodramma con andrea junior ma questo non posso proprio raccontarvelo anche se mi prudono le mani

Gianfranco ha detto...

Ho letto il post di Morgan e nel rispetto delle idee altrui in alcune cose non lo condivido.
Che ci piaccia o no in una società civile non esistono diritti negati, ma solo richieste negate.
Il mondo omosessuale, come le tante altre minoranze ha il diritto di lottare per quelli che loro ritengono diritti, ma le loro richieste diventeranno diritti solo quando la maggioranza dei componenti la società in cui vivono gleli riconoscerà come tali.
Che ci piaccia o no questa è la democrazia.
Democrazia che non riusciurà mai a soddisfare le richieste di tutti, e che a volte potrà sembrare ingiusta, ma che per ora rimane il miglior sistema conosciuto.

Anonimo ha detto...

@ baol:
per i tipi come me ci sono e ci sono stati parecchi modi per non essere se stessi. A parte l'avere una doppia vita, di seguito alcuni esempi:
1) farsi prete (mmh... dalla padella alla brace)
2) terapia con elettroshock (utilizzata fino agli anni '70; sta ritornato in auge, ma con la crisi energetica mi sembra fuori luogo)
3) terapia con Dr. Nicolosi (per chi vuole curiosare www.narth.it)
4) castità (però poi mi viene il mal di testa... :-)

@ gianfranco: sono d'accordo con te: rispetto le sensibilità e non forzerei mai la mano a nessuno su questo tema. Ma la democrazia è, come dice Bobbio, la messa in discussione dei poteri invisibili. Se tu pensi che le decisioni sulle "richieste" dai gay siano state prese solo in forza dei poteri visibili ed espliciti...

Associazione ImperiaParla! ha detto...

@Gianfranco: ma se una democrazia non riuscirà mai a soddisfare le richieste di tutti, che democrazia è?
Patty, sei splendida!

lasposina ha detto...

Piú che altro zio, invece che mal di testa diventi cieco..again???!

Clelia ha detto...

Sono completamente d'accordo con Ed.

Buona serata Zefi

Clelia

Baol ha detto...

@ il massimo dei micheli: Beh, nessuna delle 4 è applicabile allora anche perchè implicano un nascondere e nascondere è una cosa che non bisognerebbe mai fare. Ho sempre pensato che se non limito la libertà degli altri anche la mia sarà più ampia. Ho trovato la frase magnifica ed applicabile, come ha detto Daniela a diverse situazione, una delle tante, la mia, in cui mi sento di aver intrapreso una strada che non volevo percorrere ed essere diventato, professionalmente, quello che non volevo essere. L'unica mia possibilità è, adesso, accettare il fatto che indietro non posso più tornare e fare il mio meglio come sempre...però in certi giorni è dura eh!

zefirina ha detto...

non è facile essere noi stessi, io credo di sapere chi sono: un poliedro con molte sfaccettature, sono come l'acqua che si adatta a tutte le forme, ma che quando non ce la fa proprio ad adattarsi o non vuole adattarsi si butta giù a precipizio e diventa una cascata.

Baol ha detto...

Bella l'immagine dell'acqua, vero, mi sento così anche io...però l'acqua assume la forma che li vogliono dare gli altri...è forse questo il prezzo da pagare?

zefirina ha detto...

si ba c'è un prezzo da pagare, ma non mi sentirei di dire che l'acqua prende una forma voluta da altri, secondo me e lei che asseconda i percorsi, mi piace pensare che se non le piacciono allora decide di evaporare e trasformarsi in pioggia