giovedì, aprile 17, 2008

free tibet


Britain's GCHQ, l'agenzia governativa delle comunicazioni che controlla elettronicamente mezzo mondo dallo spazio, ha confermato la rivendicazione del Dalai Lama che agenti dell'Esercito Popolare di Liberazione, l'EPL, travestiti da monaci, hanno innescato le rivolte che hanno lasciato dietro di sé centinaia di morti e feriti tibetani.
Scoprendo che i suoi sostenitori dentro il Tibet e la Cina sarebbero divenuti ancora più attivi nei mesi precedenti le Olimpiadi di quest'estate, I funzionari della British Intelligence a Pechino hanno compreso che il regime avrebbe cercato una scusa per muoversi e schiacciare l'attuale malcontento.Questo timore è stato pubblicamente espresso dal Dalai Lama. I satelliti del GCHQ, geo-posizionati nello spazio, erano incaricati di monitorare da vicino la situazione.
L'immagine che hanno scaricato dai satelliti ha fornito la conferma che i Cinesi hanno usato agenti provocatori per iniziare le rivolte, cosa che ha dato all'EPL la scusa per muovere su Lhasa e uccidere e ferire durante l'ultima settimana.
Ciò che il regime di Pechino non si aspettava era che le rivolte si sarebbero diffuse, non solo attraverso il Tibet, ma anche nelle province del Sichuan, Quighai e Gansu, trasformando una larga parte della Cina occidentale in una zona di battaglia.Il Dalai Lama lo ha chiamato "genocidio culturale" e si è offerto di dare le dimissioni come capo delle proteste contro il governo cinese al fine di portare la pace. L'attuale agitazione è cominciata il 10 Marzo, segnando l'anniversario della rivolta del 1959 contro il regime cinese.
(Gordon Thomas)


Messner auspica che tutti gli atleti ai prossimi giochi di Pechino pronunciassero questa parola: lagyelo (si pronuncia laghielo), in tibetano significa " gli dei sono stati clementi", così che sia chiaro alla Cina che non può calpestare i diritti civili dei tibetani e questi ultimi potranno così sentire la solidarietà del mondo.

7 commenti:

Unknown ha detto...

Il governo cinese è vergognoso ! Per fortuna la fiaccola olimpica mi sta dando molte soddisfazioni! Mi sa che ci faccio un post. Grazie dell'ispirazione ! :-)

vinci ha detto...

La Cina è una dittatura e come tutte le dittature, rosse o nere, è da criticare duramente, quel che mi fa incazzare è però che poco o nulla si sta facendo per difendere i diritti umani non solo della popolazione tibetana ma degli stessi cinesi dissidenti. La Cina è troppo importante per l'economia mondiale, è troppo importante che resti così...una dittatura!
Purtroppo

zefirina ha detto...

come sempre tutto si riduce a interessi economici, e poi si chiede agli sportivi di boicottare i giochi, non dovevano proprio assegnarli alla cina tutto lì.

mi sa che l'ho già detto da qualche altra parte, tanto tempo fa lessi un libro Cigni selvatici dove l'autrice
Jung Chang racconta la storia di tre generazioni di donne le cui vite si sono intrecciate con quella della cina contemporanea: dall'esperienza del partito comunista cinese alla rivoluzione culturale passando attraverso sofferenze e paure.

Gianfranco ha detto...

Non sono d'accordo con chi vuole politicizzare gli altleti. Per anni hanno fatto sacrifici...per molti non ci sarà una seconda occasione...
E' ingiusto pretendere da loro quello che altri dovrebbero fare di mestiere.
L'opinione pubblica dovrà continuare a tener vivo il problema dei diritti umani e del tibet senza aspettarsi dalla politica più di tanto.
La cina non ha nella sua storia la parola libertà, non ne conosce il senso e per ora va accettata così...che ci piaccia o no.
Me ne resi conto quando la visitai.
Ci passai oltre un mese e pensa un pò fu proprio nel maggio del 1989...
Quello che successe a giugno si sa...
Non la si può e non la si deve escludere dall'economia mondiale e non credo sia stato un errore dare i giochi olimpici...anzi. Più si riuscirà a portare "l'esterno" al loro interno e più aumenteranno le possibilità di far implodere il sistema...ma sarà un processo lento e ci vorrà pazienza

Potrà sembrare cinico, ma io ritengo che debba necessariamente essere lento.
Un paese con più di un miliardo di abitanti si deve muovere lentamente...un passo alla volta.

Come tutti, anche io in questi giorni penso al tibet, mi è già capitato di scriverlo...
Da alcuni anni tento di visitarlo, ma per un motivo o per l'altro nn ci sono ancora riuscito.
Ho incontrato la comunità tibetana di kathmandu e ho visitato i loro templi...
Vedo l'ipocresia che circonda queste vicende, ma nn solo a quella dei governi...anche alla nostra...
Oggi siamo tutti tibetani...
Ieri eravamo Kosovari e prima bosniaci...
Nel settembre del 2001 eravamo tutti un pò americani...
Cosa saremo domani...?

G.

Unknown ha detto...

secondo me non dovremmo partecipare a queste olimpiadi
hasta siempre

Associazione ImperiaParla! ha detto...

A parte tutto, che condivido, sulla foto, che è arrivata pure a me, qualche dubbio l'avevo e questo a volte ci prende.

Gianluca ha detto...

Paradossalmente le olimpiadi in cina sono un potente fascio di luce gettato sulla questione dei diritti umani.
Tutto sta ad utilizzarlo per il meglio.