letture consigliate
ho appena finito di leggere questi due libri:
il primo narra la storia di Anna, donna un po' ingenua e un po' spregiudicata, modista di un piccolo paese Bellano, attorno a lei ruotano vari personaggi: c'è la guardia notturna un po' sempliciotta, Firmato Bicicli, il maresciallo dei carabinieri un po' vanitoso, alla De Sica, il figlio di mammà Eugenio Pochezza e l'appuntato Marinara, tutte figure tratteggiate con leggerezza e ironia.
il secondo parla della rassegnazione indotta a quegli scolari che non brillano di luce propria, quelli che una volta si etichettavano come "somari", Pennac dice di essere stato uno di loro da bambino, refrattario alla memorizzazione e alla assimilazione dei concetti che si tentava di insegnargli. Io
non sono mai imparziale quando parlo di Pennac, ma questo libro è imperdibile se si è stati studenti, se si hanno figli studenti, specie in fase adolescenziale, perchè ti riconcilia sia con loro sia con la scuola da loro frequentata ora,e ti pacifica con il tuo percorso scolastico, io non ne aveo bisogno, sono stata un'alunna mediamente diligente, anche allora avevo molteplici interessi a cui star dietro: il pianoforte, la pallavolo, gli scout, gli amici, il cinema, ma mi sapevo organizzare e stavo attenta a scuola (con un orecchio, con l'altro ascoltavo le chiacchiere della mia amica Lucia e ovviamente le rispondevo) e prendevo i famosi "appunti", ma sono stata fortunata perchè ho sempre trovato più di un pennac-professore.
9 commenti:
ciao zefi! buongiorno:-)
direi interessanti le tue letture.
Il primo libro non lo conosco, grazie per la segnalazione.
Il secondo invece ho appena finito di leggerlo anche io. Eccome no!:-)
Aggiungo a quanto dici che è un libro imperdibile anche per gli insegnanti!
Quanti spunti di riflessione...:
"lo studente ritenuto normale è quello che oppone meno resistenza all'insegnamento...."
"... agli insegnanti mancano dei corsi di ignoranza!...la loro primaria qualità dovrebbe essere la capacità di immaginare la condizione di colui che ignora tutto ciò che loro sanno...."
E ancora, splendido..:
"..non mancano i metodi di insegnamento... manca qualcosa....una parolaccia!..... l'AMORE!........."
E tanto altro ... GRANDE Pennac!:-)
infatti giovanna pur non conoscendoti di persona ma solo attraverso il tuo blog, ho pensato a te, e mi sono detta (non è vile adulazione) esistessero molti insegnanti così, che "amano" e che fanno sentire questo amore ai ragazzi, oggi leggevo un articoletto di Paola Mastrocola a proposito del fatto che ben vengano asili, scuole elementari dove l'aspetto ludico è privilegiato, ma se non è accompagnato anche ad un momento di studio, o meglio di insegnamento alla concentrazione e alla capacità di studiare, non possiamo poi lamentarci che al liceo i nostri ragazzi cresciuti così "spensieratamente" non abbiamo poi per l'appunto sviluppato questa capacità.
Opto per Pennac!
salute. SETTIMAARTE su blogspot non esiste più. il nuovo indirizzo è:
http://scafidimario.spaces.live.com/
ti dispiacerebbe modificare l'indirizzo nella sezione dei tuoi link?
p.s. mi raccomado, torna comunque a trovarmi!
mario
Eh , zefi,
sulla concentrazione e capacità di studiare ... che tasti dolenti tocchi!
Ci pensi? la concentrazione, a scuola, di un ragazzino e di un ragazzo di oggi? Quanti stimoli esterni, quante attività, interessi extrascolastici, ... le loro testoline piene piene, bombardati da informazioni, la rete...(sì anch'essa, se mal utilizzata). E, sempre meno: fermati e pensa!
Un bell'impegno per la scuola, no? Sa far fronte a tutto questo perché i ragazzi apprendano??? Povera scuola ... sempre più fallimentare.
Zefi... come sarebbe lungo il discorso!:-( :-(
ciao! mi hai messo curiosità.... credo che uno di questi sarà il prossimo libro che leggerò,
ciao ciao
Confermo il tuo giudizio sul libro di Pennac: assolutamente imperdibile! ;-)
Un abbraccio sQuolastico :-)
Pennac è davvero unico.
Sono passato per un saluto. E allora ti saluto.
due libri del momento molto pubblicizzati nelle librerie. Pennac dunque un somaro che diventa scrittore...non male come rivincinta. Un saluto e buona domenica
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