le ali spezzate della libertà
dopo una notizia apparentemente frivola, una più tragica: la morte di un ragazzino afgano che per arrivare in Italia si era legato sotto un tir con delle cinghie ed è morto straziato, ieri sera mentre facevo zapping tra i tg hanno dato questa notizia e sono rimasta sconvolta, poco prima avevo visto la pubblicità del film tratto dal libro il cacciatore di aquiloni, e allora veramente pensi che nascere nel posto sbagliato, non avere alcuna possibilità di vivere dignitosamente e avere invece in mente di provarci almeno a cambiare la tua vita,e il sogno di una vita migliore ti fa fare delle cose veramente da disperati, pensi che la libertà non ha prezzo e che molti sono disposti a rischiare la vita per averla:
i clandestini che spesso perdono la vita sui gommoni
quelli che attraversano la frontiera a piedi cercando i varchi meno controllati
quelli come questo ragazzino di 14 che ha la stessa età di Andrea che ha messo in atto il progetto folle di legarsi con delle cinghie sotto un tir ed è morto.
14 commenti:
si parla sempre con disprezzo degli immigrati, ma la gente che tanto parla non conosce la vera disperazione, e i clandestini spesso sono le vittime..
concordo con te, c'è tanta disperazione in giro e noi spesso ce ne dimentichiamo
un genocidio che non troverà mai una Corte di Giustizia.
un caro saluto
Segno tangibile e tragico di una grandissima ingiustizia che ci riguarda tutti.
E noi intanto chiudiamo gli asili agli immigrati...
per tacere di tuti i bambini che muoiono di fame c'era una statistica raccapriciante oggi su repubblica
è triste pensare quanta strada sia ancora da fare perchè ogni bambino veda riconosciuto il proprio diritto ad una vita dignitosa. non si può e non si deve morire per fame o disperazione, è una vergogna che ricade su tutti noi.
e noi siamo sempre pronti solo a sparare giudizi a zero. povero ragazzo.
E c'è chi vorrebbe che abbandonassimo l'Afghanistan...
@ Gianfranco:
Io sono una di quelli, perchè queste situazioni si creano anche perchè lì abbiamo portato la "pace"
La storia semplicemente si ripete, la nostra civiltà stessa è stata battezzata col sangue, anche di disperati. Basta guardare indietro di 100 anni.
Sento voci di mea-culpa che giudico ingiuste. Non dimenticate che i clandestini scappano dai loro paesi e non dal nostro.
Qual'è la nostra colpa, forse di essere ricchi? Di appartenere all'Europa? No, siamo colpevoli perchè ne ospitiamo solo 3 milioni e ci poniamo degli interrogativi?
Mat
non dimentico nemmeno i miei nonni che sono emigrati in egitto, i miei zii che sono andati in argentina, e quelli che sono andati negli usa, anche noi siamo stati extracomunitari, quando la disperazione e la fame aumentano cerchi un modo di vivere migliore e speri di trovarlo in un altro paese.
Per non tacer di mia figlia, mio genero e mio nipote che vivono e lavoravano in Olanda!
quindi puoi capire mat come mi senta vicino a queste persone che "credono" di trovare qui in italia una vita nuova
Mat: Perchè è tanto difficile capire che esiste una differenza tra le parole colpa e responsabilità?
lo ribadiva a ballarò il figlio di calabresi, la colpa la puoi scontare, la pena pagare ma le tue responsbailità quelle rimangono non le puoi mai cancellare
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