mercoledì, giugno 06, 2007

ricordami di ricordarti

estratto da un articolo apparso oggi su repubblica:

"Dimenticare aiuta a ricordare" così si seleziona la memoria, "sapevamo che esiste una ragione se inibiamo alcuni ricordi, ora abbiamo capito dove e come ciò avviene, se scordate un numero non vuol dire che state perdendo colpi, ma che la testa funziona a dovere" è quanto emerge da alcuni studi condotti di recente in una università americana; il cervello si comporta con i ricordi nello stesso modo: in un certo senso ne snobba alcuni per trattenerne meglio altri. Avere una memoria fulminea, quindi, non dipende tanto dall´avere una particolare attitudine, bensì dal saper sfrondare i ricordi in modo spietato. La ricerca suggerisce che i ricordi sono più spesso lasciati fuori più che persi per sempre. La scoperta dovrebbe altresì ridurre parte dell´ansia che si prova allorché si va incontro a un «black-out da terza età»: alcuni nomi, numeri e dettagli sono difficili da ricordare non perché la memoria sta perdendo colpi, ma perché funziona a dovere.

Stefano Cappa, preside alla facoltà di Psicologia dell´Università Vita-Salute del San Raffaele di Milano afferma in un'intervista che: "se trattenessimo tutte le informazioni non ci sarebbe abbastanza spazio. In realtà la memoria è un processo molto più dinamico e complesso, dove le "memorie" competono tra di loro per far emergere quella più importante in quel momento. E così il dimenticare assume un ruolo fondamentale per ciò che si vuole ricordare. Si dimostra cioè che certe aree del cervello diminuiscono la loro attività a favore di quelle che devono far emergere il ricordo che si vuole portare in superficie".


e io che avevo paura di soffrire di memoria a breve termine come dori

o di alzheimer precoce

4 commenti:

Alberto ha detto...

PRIMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO...
:-D

Non mi ricordo cosa volevo scrivere! :-/

Un abbraccio talispater :-)

Anonimo ha detto...

dori... che personaggio... mi sono immedesimato tantissimo in lei... anch'io, come zefirina, con quell'angoscia e quel dubbio di essere ad un passo dall'alzheimer...
N.B. zefirina, io mi nickio "il massimo dei micheli" e non "dei michelis"!

zefirina ha detto...

max è stato il luogo dove lavoro a influenzarmi

Anonimo ha detto...

è da tempo che me ne son fatta una ragione
:-/