giovedì, giugno 28, 2007

il principe della notte e la sirena






una sera di primavera inoltrato lo incontrò,
lo conosceva da tanto tempo, credeva di conoscerlo bene anche se non l'aveva mai visto, per molte notti si erano parlati, ore rubate al sonno, la sua voce calda e profonda le provocava una sensazione di calore che le arrivava al cuore, avevano continuato a raccontarsi scrivendosi quasi ogni giorno. Decisero di incontrasi in una piccola locanda e quella notte sembrò a tutte due una notte magica, furono come rapiti l'uno dall'altro, si amarono tutta la notte, sorpresi persino loro di quanto stava accandendo. Lei se ne andò all'alba, lasciandolo nel dormiveglia, sapeva che si sarebbero rivisti perchè qualcosa di ognuno di loro era rimasto dentro l'altro, qualcosa di impalbabile che forse non aveva ancora un nome preciso ma di certo era un legame, un filo che li univa. Divennerò amanti, una definizione che piaceva ad entrambi, ci sentivano dentro tutta la passione che provavano, erano amanti al di là della complicità della carne, in un modo che non aveva bisogno nè di parole nè di sguardi, ma lei se ne innamorò contro tutte le leggi della natura perchè lo sapeva bene: erano diversi, si potrebbe dire addirittura che erano nemici, avversari, lui il signore della notte con tutti i suoi tormenti e i suoi lati oscuri , lei che viveva nell'acqua e come l'acqua era mutevole, divisa tra il seguire l'intelletto o l'istinto, a volte energica a volte fragile, ma sempre molto dolce. Ma nessuno dei due poteva più vivere senza l'altro, continuarono a incontrarsi in isole che sembrano create appositamente per loro, dove nonostante il rumore del mondo esterno si poteva stare in solitudine, il loro amore era continuamente messo alla prova dal potersi incontrare solo ritagliando attimi rubati alla vita reale e ai rispettivi obblighi familiari, ma la passione, il trasporto che sentivano l'uno verso l'altra era talmente forte che non resistevano a stare lontani a lungo, perchè nell'abbondonarsi a questa passione potevano dimenticare i lori mali, le loro sofferenze, quando erano insieme il mondo svaniva e il tempo sembrava fermarsi in un non luogo dove c'erano solo loro. Lei era felice, era pazza di lui, ma un brutto giorno lui venne risucchiato dalle sue paure, dai suoi tormenti, dalla sua rabbia e tornò a essere il vampiro che era, quello che aveva bisogno di affondare i denti dentro il collo di ogni donna che incontrava, lei si disperò, pianse ma non poteva permettergli di farsi mordere e trascinare così nelle tenebre, lei era una creatura d'acqua, una sirena che aveva cantato per lui una dolce melodia ma ora doveva lasciarlo andare, capiva che erano come il sole e la luna che si incontrano per un breve e fuggevole momento e solo allora riescono a toccarsi .....
per lei sarebbero rimasti amanti nel cuore... per sempre

17 commenti:

Morgan ha detto...

Zefirì, vai sul mio blog a vedere che fanno domani sera, magari sei in giro per la città.

zefirina ha detto...

morgan mi hai preceduto, avevo già in mente di scovarti!!!!

lucia ha detto...

"erano amanti al di là della complicità della carne":
bellissimo passo, complimenti.
:-)

zefirina ha detto...

sempre di pessoa trattasi, ci sono versi che ti entrano nelle vene e poi ti escono fuori così e magari non ti ricordi nemmeno da dove ti vengono....

zefirina ha detto...

Irrorami di baci come la rugiada,
e per il mio spirito risvegliato
sarà mattino.
Il mio grigio capo chino adorna
d’alloro, sicché io possa vedere
la mia ombra incoronata e sorridere anche se sono
addolorato.

Benché il mio capo sia piegato,
i tuoi piedi, calzati di speranza,
passano e sono eloquenti
nella maniera in cui non si fermano.
Sono piegati in qualche luogo sull’erba
con quella parte di me che scruta i significati.

Siamo per sempre amanti,
al di là della complicità della carne,
amanti in un modo nuovo
che non abbia bisogno di parole né di sguardi.
Così astratto, il nostro amore possa essere
non nostro, ma un vago sospiro dell’essere puro.

(Fernando Pessoa)

dalianera ha detto...

Questa tua deriva lisboeta mi piace parecchio, Patty. :-)
Ah, Pessoa...

zefirina ha detto...

ah lisbona
che nostalgia

Angie ha detto...

Cosa vedo..il mitico Klaus Kinski...l'ho sempre adorato..lo sò tanto normale nun sò!!
;-D

Alberto ha detto...

Sempre più spesso ci sono versi d'amore...
....qui gatta ci cova!!!! ;-)

Un abbraccio altrochePessoa :-)

zefirina ha detto...

@alberto ma l'ho già detto che senza amore non si vive, e che è uno degli argomenti preferiti della maggior parte delle persone che conosco.. ma non sono innamorata, per mia fortuna ho di nuovo il cuore allegro e leggero

Gianfranco ha detto...

Quanto mi piacciono i preraffaeliti...

zefirina ha detto...

oh gianfranco anche a me, non riesco a trovare un libro in italiano fatto bene che parli di loro, tanti anni fa a londra al british io e valentina abbiamo visto una mostra tutta dedicata a loro e mi sono comprata quattro poster loro i miei preferiti sono ...anzi sai che faccio li riposto (qualcuno lo usato già)

Anonimo ha detto...

... e che diamine ... nosferatu !

zefirina ha detto...

@lupus, beh anche lui non ha capelli (da notare come sono carina e non uso un altro appellativo) e poi cosa hai contro Klaus era un bel tipo!!!

Gianfranco ha detto...

Nn mi risulta esistano libri stampati in italia o cmq in italiano.
Certo che se pensi che tra i fondatori e massimi esponenti di questo movimento ci fu un italiano...

artemisia ha detto...

"Così astratto, il nostro amore possa essere non nostro,ma un vago sospiro dell'essere puro"...

Io a volte mi chiedo se Pessoa veramente è esistito o se è solo una proiezione dell'anima mia. Perchè ogni volta che lo leggo mi parla, e mi dice cose che proprio in quel momento mi riguardano, e che ho pensato o potri aver pensato io...

zefirina ha detto...

non trovi sia bello ritrovare pen sieri tuoi nelle parole di un poeta???? anche se avresti voluto scriverle tu...