venerdì, maggio 04, 2007

che cosa deve essere la scrittura

sempre a proposito del peso delle parole, ieri ho letto questo articolo:

QUANTO pesa una parola. Quali calibri usare e su quali bilance misurarla. Domande che come febbri tropicali tormentano ogni particella di chi si avvicina da scrittore o da lettore alla letteratura. La prima volta che capii il potere della parola ero ragazzino, bande di bambini in bicicletta sulle ormai rottamate BMX scorrazzavano per i paesini dell'entroterra campano, raggiungevano i centri vicini e insultavano chiunque, sputacchiavano su tutti, signore, ragazzini, vecchi.
per continuare a leggere cliccate qui

5 commenti:

lucia ha detto...

le parole pesano davvero, come pesano i silenzi che seguono.
Mia madre diceva sempre che vanno pesate in base alle bocche dalle quali escono. Ma è proprio questo che mi ha messa in difficoltà.
;-)

zefirina ha detto...

ecco io trovo certi silenzi molto pesanti, non che mi piaccia o debba per forza riempire i momenti di silenzio con una cascata di parole, ma odio quei silenzi che sono come muri invalicabili, quei silenzi che tagliano l'aria, quei silenzi che preludono ad una battaglia,
non mi piace il rumore, il clamore assordante, mipiace la musica delle parole quelle dette per cercare di esprimere le proprie emozioni, i propri desideri, per cercare di capire e di capirsi

Alberto ha detto...

Laconicamente concordo.

Un abbraccio di-peso :-)

Anonimo ha detto...

è vero però che ci sono silenzi e silenzi...i silenzi dell'intesa tra due anime che vibrano all'unisono sono una delle cose più belle che esistano

zefirina ha detto...

@henry infatti "quei" silenzi non mi pesano affatto