giovedì, aprile 19, 2007

colti per voi

CALDEROLI (LNP). Intervengo sull'ordine dei lavori. Mi scusi, ma il Presidente non può intimidire il teste! Ciascuno è libero di votare a favore. Infatti, in prima battuta hanno votato a favore della questione pregiudiziale, ritirando la mano solo dietro suo richiamo. (Applausi dal Gruppo LNP).
PRESIDENTE.(MARINI) Senatore Calderoli, le pare - anche guardandomi questa mattina che sono di buon umore - che sono in grado di intimorire qualcuno? Assolutamente no. La sua impressione è sbagliata. Comunque, starò più attento anche alle espressioni.
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Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1411
MANZIONE (Ulivo). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MANZIONE (Ulivo). Signor Presidente, la mia postazione ha un problema tecnico. Dà da sola l'appoggio sul numero legale, quando lei lo richiede, e vota da sola.
Perlomeno, vorrei rivendicare il diritto di votare scegliendo il colore. Se fosse possibile provvedere la ringrazio fin d'ora.
PRESIDENTE. Fate ubbidire il dispositivo elettronico alla richiesta del senatore Manzione.
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Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1411
CASTELLI (LNP). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CASTELLI (LNP). Signor Presidente, volevo pregarla di guardare in alto verso la parte destra dell'Aula. Alcune luci brillano in modo strano e non vorrei che ciò inficiasse il risultato del voto.
PRESIDENTE. La ringrazio per la segnalazione. I senatori segretari sono impegnati a verificare.
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Ripresa della discussione del disegno di legge n. 1411

(Il senatore Polledri si avvicina al banco del senatore Garraffa. Gli assistenti parlamentari si interpongono).
PRESIDENTE. Senatore Polledri, che succede? (Proteste dai banchi della LNP).
Onorevoli colleghi, provvediamo noi. State calmi. Vi prego di rivolgervi al Presidente, e in particolare ai senatori segretari, per ogni segnalazione relativa alle schede.
CASTELLI (LNP). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CASTELLI (LNP). Signor Presidente, mi offro quale testimone: il senatore Garraffa -e non è la prima volta che accade in questa legislatura, anzi è uso farlo spesso - ha insultato pesantemente un mio collega, il senatore Polledri. Credo che in qualche modo lei debba prendere delle misure nei confronti di questo senatore maleducato, come minimo, della cui intelligenza lasciamo tutti giudicare. Non credo sia tollerabile che questo signore si rivolga in tali termini ad un collega. (Applausi dal Gruppo LNP. Il senatore Garraffa chiede di poter intervenire).
PRESIDENTE. Per fatto personale dopo, senatore Garraffa, a conclusione di seduta. (Commenti dal Gruppo Ulivo).
GARRAFFA (Ulivo). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Su che cosa intende intervenire, senatore Garraffa?
GARRAFFA (Ulivo). Per che cosa? Ha dato la parola al senatore Castelli, la deve dare anche a me.
PRESIDENTE. Prego.
GARRAFFA (Ulivo). Per una questione di chiarezza.
Il senatore Castelli ha giustamente fatto rilevare che il sistema elettronico non funziona bene. Io ho detto dal banco: «chiamiamo un elettricista», dopodiché quel signore lì che ha fatto il Robin Hood dell'operazione ha detto «cretino».

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