lunedì, marzo 05, 2007

lettere dalla birmania






Il premio Nobel San Suu Kyi racconta il dramma del suo paese oppresso
Per lei la libertà sembra lontana: inascoltati gli appelli da tutto il mondo
Pochissime persone possono incontrarla. Si teme per la sua salute
In un libro gli inediti della leader agli arresti domiciliari dal 2003

Chi sia e cosa voglia Aung San Suu Kyi, lo racconta lei stessa in "Lettere dalla mia Birmania", in libreria da domani. Il libro è una raccolta di lettere settimanali scritte dalla premio Nobel per il giornale giapponese Mainichi Shinbun fra il 1995 e il 1996, in uno dei rari periodi in cui fu in grado di comunicare con l´estero senza troppi filtri (Aung San Suu Kyi ha passato agli arresti domiciliari 10 degli ultimi 16 anni).
(da un articolo di repubblica di oggi)
La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

comprerò il libro mi incuriosisce.....!!!!

jennyèpazza ha detto...

brava per il post! e brava anche per aver citato gaber alla fine!

sai che gli U2 per Aung San Suu Kyi hanno scritto una canzone qualche tempo fa? si chiama "Walk on", dell'album all that you can't leave behind

saretta