lunedì, gennaio 29, 2007

tamara e jean michel




che strano abbinamento direte voi, ma questo fine settimana sono andata a milano proprio per godermi queste due mostre, due artisti profondamente diversi una per così dire più glamour e uno più noir, però a modo loro tutti e due tormentati, lei che dipingeva quasi sempre ritratti di persone amate, ma con una visione deformata dai sentimenti che provava per loro, lui che con i suoi dipinti denuncia i pericoli dei "miti" della nostra epoca e la profonda ostilità razziale che avvertiva intorno a sè.
Hanno vissuto in due epoche differenti ma ambedue ne sono diventati interpreti, lei che diventa icona di una donna emancipata, libera, indipendente e tragressiva, lui intelligente, curioso, geniale ma animato da una forza autodistruttiva che lo porterà a morire giovane e a diventare così il classico eroe morto giovane e bello, come James Dean, Janis Joplin, Jimi Hendrix.
Io non penso all'arte quando lavoro. Io tento di pensare alla vita
(Jean Michel Basquiat)

3 commenti:

lasposina ha detto...

io la mostra di Basquiat, l'ho vista al chiostro del Bramante e mi aveva colpito molto, ovviam già lo conoscevo, ma lui doveva essere quello che si dice un genio...Tamara invece ancora non ho visto nulla, ma mi piacerebbe, magari la mettono anhce qui ad Amsterdam, che sono sempre così moderni...!

Anonimo ha detto...

io ho visto una mostra di Tamara De Lempicka tanti anni fa (almeno 12 o addirittura 15) a Roma, a villa borghese! mi ricordo benissimo tutta l'esposizione e mi ricordo che i suoi quadri mi avevano colpito tantissimo..avevano dei colori fantastici!

zefirina ha detto...

è proprio questo che ha colpito me e Carla l'uso del colore, la sua compatezza, sembrava quasi di poterli sentire, e poi sapete che vi dico, mi piace il fatto che non abbia dipinto donne filiformi!!!!!
e bastaaaaaaaaaaaa co questi stecchetti!!!
(la mia è pura invidia non essendo mai stata magra nemmeno quando pesavo 52 kg)