venerdì, settembre 15, 2006

ricordi di un vicolo cieco

Banana Yoshimoto è una scrittrice che seguo da tempo, da quando ha pubblicato il suo primo libro: Kitchen, ed ho letto la maggior parte dei suoi libri che mi sono piaciuti quasi tutti, si sa ci si affeziona a certi scrittori e si perdonano loro anche quei libri che non sono riusciti ad entusiasmarti, quindi ero un po' scettica verso quest'ultimo ma l'ho comprato lo stesso proprio per il motivo che ho detto prima (affezione) e devo dire che mi ha... commosso, molto, ha toccato nervi ancora scoperti ma nello stesso tempo mi ha consolato, tutto quello che chiedo ad un libro: portarmi in un altro mondo, farmi sognare, consolarmi, divertirmi, e riflettere e perchè no farmi sentire meno sola, e farmi ricordare che a qualsiasi latitudine i sentimenti e le emozioni che provano le persone mediamente sensibili e intelligenti sono le stesse.
"C'era qualcosa di erotico in quel cupo cielo invernale, con quella fitta coltre di nuvole, il grigio, il vento freddo. Tutto sembrava fatto apposta per spingere a cercare la pelledell'altro. In quel colore grigio sconfinato, veniva voglia di chiudersi a lungo in una stanza. E in quella stanza, abbandonarsi a un piacere senza limiti, come se fosse l'unico posto al mondo dove poterlo fare."
(dal racconto la casa dei fantasmi) .

La felicità arriva all'improvviso, indipendentemente dalla situazione e dalle circostanze, tanto da sembrare spietata. In qualsiasi condizioni, e con chiunque ti trovi. Non puoi prevederla in nessun modo. E' impossibile crearsi la felicità da soli, secondo i propri desideri. Può arrivare un attimo dopo, oppure non arrivare, per quanto uno possa aspettare. E' imprevedibile come lo sono le onde e il tempo. I miracoli sono sempre in attesa, senza fare distinzione per nessuno. .... Capii che, anche se dicevamo così, sapevamo entrambi che quei giorni felici non potevano ripetersi, e che forse non ci saremmo rivisti più...... Era stata una sensazione di felicità come quando, preparando il curry, si mettono lo yogurt avanzato per caso, le spezie e le mele, poi si esagera un po' con le cipolle, e con una probabilità su un milione viene fuori un piatto incredibilmente squisito, e però irripetibile. Quei giorni in cui non mi aspettavo niente da nessuno e non avevano nessuno scopo, per caso si erano illuminati di una luce speciale. (dal racconto ricordi di un vicolo cieco)




5 commenti:

Anonimo ha detto...

ok, ma il titolo del libro?

zefirina ha detto...

Ricordi di un vicolo cieco
Banana Yoshimoto
Ed. i Canguri Feltrinelli
ISBN 88.07-70177-4
sono stata abbastanza esaustiva????
si vede che lavoro in una biblioteca???

Anonimo ha detto...

acide tutte e due, mi aspettavo, aprendo i commenti, di leggere qualcosa di emozionato.
Donne... tsh!

zefirina ha detto...

acido/acida... mi sento scossa... agitata ahhh....agitata ahhhh....
(citazione da una vecchia canzone dei prozac)
uomini puffff!!!!!

Anonimo ha detto...

maddeche scusa? ma se il libro non l'ho ancora letto come faccioa d emozionarmi? mi riservo il fiume in piena di parole solo a libro concluso. tiè...