lunedì, aprile 29, 2013

lettrici

(Renoir)


sono una lettrice ossessiva compulsiva che va a periodi, a volte leggo 10 libri in una settimana, poi niente più per un mese, anche se prima di andare a letto non importa a che ora devo sempre leggere qualche riga per addormentarmi, come se la mia testa volesse un segnale conclusivo della giornata ma riconoscesse solo questo. Stranamente ora che avrei più tempo per leggere non riesco a mettermi su una poltrona e rilassarmi per farlo, come se prima me lo meritassi perchè lavoravo ed ora invece il puro ozio mi sia negato, un pensiero stupido perchè comunque non è che io poi stia proprio con le mani in mano. Tra parentesi inizio a capire le "casalinghe disperate", io non avrei mai potuto farlo, sia perchè ho avuto una madre lavoratrice, sia perchè i lavori di casa non è che mi gustino poi così tanto, ovviamente ora mi tocca occuparmene di più, sarebbe una spreco di soldi delegarli a qualcuno altro, anche se un aiuto una volta a settimana ce l'ho, non è il caso che io mandi in giro i figli con le camicie stirate da me....sono totalmente negata! comunque il lavoro delle casalinghe è totalmente bistrattato e sottavalutato ed è una fonte continua di stress che non da' la minima soddisfazione, provare per credere!

Tornando ai libri sto facendo una considerazione: o io sono una lettrice con la puzza sotto il naso, o devo avere letto troppi libri in vita mia, leggo da quando...ho iniziato a leggere, nel senso che leggo da quando sono riuscita a decifrare la scrittura, non ho mai voluto che qualcuno leggesse per me a voce altra, mi distrae il suono della voce, ho sempre preferito, anche da piccola, leggere da sola, in santa pace, il mio modo di evadere o di rintanarmi con me stessa, tutto questo per dire che ahimè molti dei libri di scrittori contemporanei, pur tanto acclamati, mi fanno letteralmente...schifo! li trovo banali, scontati, a volte persino scritti mali, o al contrario troppo leccati e confezionati appositamente per intortare l'incauto lettore. Le recensioni poi sono delle vere proprie mazzette pagate a colleghi compiacenti che non si vergognano di vendersi l'anima probabilmente per pagarsi il mutuo, anche su questi socialnetwork letterari tipo anobii continuo a leggere recensioni osannanti, possibile che tutti i libri piacciano a tutti??? io non ci credo, e comunque perchè criticare chi invece si dissocia dal coro? io non voglio mica convincere nessuno, scrivo la mia opinione e gli altri sono liberi di fidarsi o meno, di solito chi ha più o meno i miei gusti, ci si ritrova.

17 commenti:

Laura Raffaeli ha detto...

è arrivato il momento di scrivere allora: di sicuro sarai più interessante di quei personaggi che citi.
condivido il disprezzo per chi legge a voce alta per te: a parte le bollette io che sono cieca non mi faccio leggere niente per gli stessi motivi tuoi, e preferisco una sintesi vocale che non recita lasciandomi la possibilità di interpretare a modo mio una frase.
comunque mi conforta sapere che non mi perdo niente nel mio vuoto di letture (dovuto solo all'assenza di letture accessibili ai ciechi, gli ebook).
un bacione, laura

Laura Raffaeli ha detto...

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il monticiano ha detto...

Una volta si parlò di dare le pensioni alle casalinghe ma poi è rimasta lettera morta.
Quanto alla lettura sono d'accordo con te, io non do mai retta alle recensioni, mi fido di più dei suggerimenti di mio figlio e dei componenti la sua famiglia poiché sono lettori accaniti. Anche se esistono i gusti personali.

zefirina ha detto...

@Laura, ora controllo

@Aldo, mi sa che un minimo prendono

Ambra ha detto...

E' incredibile, quello che hai scritto di te, dall'attività di casalinga, lettrice con vaghi sensi di colpa fino agli scrittori contemporanei, è stato pensato da te, ma poteva riferirsi pure a me, parola per parola.
Condivido al centouno per cento.

Alberto ha detto...

Io spesso in libreria faccio il rabdomante. Un po' come avessi il pendolo per andare a beccare il libro giusto. E di solito ci azzecco. Non proprio a scatola chiusa, ma mi bastano due o tre pagine e poi decido.

Cri ha detto...

Oddio, io faccio esattamente la cosa di Alberto! E finisce sempre che mi saltano in braccio cinque o sei titoli diversi...
Sono d'accordo con te, in larghissima parte, sui "nuovi" che non valgono un soldo bucato. Una volta un libraio mi disse che il problema è che ormai pubblicano tutto e tutti, e statisticamente le sconcezze sono di molto aumentate. E' difficile scovare roba buona nei libri cosiddetti "novità". Qualcosa però si trova: io, per esempio, per non sbagliare mi sono buttata sulla letteratura di genere - i gialli, che divertono sempre e che sono l'alibi, se sono buoni gialli, per parlare della vita e dei sentimenti più autentici - e mi sono trovata due o tre scrittori a cui mi sono parecchio affezionata: Marco Malvaldi, ad esempio, o l'eterno Camilleri (anche se per me è letteratura di consumo tipo usa e getta: letto una volta con diletto il Montalbano di turno non lo riapro più...), Alicia Gimenez-Bartlett, e Maurizio De Giovanni che ho scoperto per caso a metà marzo ad una presentazione all'Auditorium e che ho letteralmente divorato (sette libri in dieci giorni, evento mai accaduto prima!). Anch'io poi vado molto ad "ondate", in alcuni periodi - e coi libri giusti - sono una lettrice accanita, in altri centellino le pagine e per finire un libro ci metto mesi. Spesso ne inizio molti insieme, e insieme li lascio stazionare sul mio comodino affollatissimo! E porto sempre, ovunque vada, un libro con me. Perché lo trovo una compagnia indispensabile: lui, col suo contenuto, si insinua nelle mie giornate, e io lo porto a conoscere il mondo che non è scritto tra le sue pagine vivendo la mia vita :)

zefirina ha detto...

io pure faccio come Alberto ma senza leggere le pagine ma solo il risvolto ma ormai ci azzecco una volta su 5

Cri Malvaldi e de Giovanni piacciono anche me, il secondo l'ho conosciuto l'altro anno sulla nave dei libri, in quell'occasione c'erano altri scrittori di gialli come Carlotto, Molesini, Lucarelli è stato veramente interessante, i gialli li divoro anche io, da un pezzo sono passata anche a quelli nordici: finlandesi, norvegesi (nesbo)e svedesi

p.s. mi picco di non leggere Camilleri a me non piace

zefirina ha detto...

leggi Giovanni Ricciardi ambienta i suoi gialli nel rione Monti

Gianna ha detto...

Sei un'abile lettrice, Zefi...

Per la casalinga, lascia perdere, è un lavoro quasi mai riconosciuto...

Baol ha detto...

Io leggo, poco, meno di prima, ma leggo.

Amo i libri e amo scrivere.

Tu continua ad essere compulsiva come sei che vai bene.

Unknown ha detto...

bello il quadro della casalinga
effettivamente lavoro non valutato
I libri io quasi mai leggo le recensioni
mi fido del mio naso o meglio intuito

Cri ha detto...

Grazie della dritta, Pat! ^_^

Adriano Maini ha detto...

Nella narrativa contemporanea ho sempre più difficoltà a rinvenire qualcosa di emozionante, perché é questo l'aspetto che cerco nei romanzi. E, come te, trovo, ormai superficiali, a dire poco, quasi tutte le recensioni.

Stefania ha detto...

quanto ti capisco ed io lavorandoci ti assicuro che di immondizia ce n'è molta! Ti aspetto ancora da me

zefirina ha detto...

stefania veramente sono passata :-)

Unknown ha detto...

Leggo anch'io da quando ero bimbina, anche libri che non erano molto adatti alla mia età; niente di scabroso, ma da adulti.
Effettivamente negli ultimi anni, diventa sempre più difficile trovare una lettura avvincente.
Ciao.
Cristiana