lunedì, dicembre 10, 2012

gli innamoramenti


come resistere ad un titolo così, se poi ad aver scritto questo libro è un autore che mi è sempre piaciuto molto? Mi colpisce sempre come sappia esprimere così bene quelle emozioni che sono nascoste dentro di me e a cui non sempre so dar voce, è quasi inquietante.


.....Tardi per che cosa, mi domando. La verità è che lo ignoro. Solo che quando qualcuno muore, pensiamo che ormai si sia fatto tardi per qualunque cosa, per tutto - tanto più per aspettarlo -, e ci limitiamo a darlo per cancellato. Anche i nostri congiunti, sebbene ci costi molto di più e li piangiamo, e la loro immagine ci accompagni nella mente quando camminiamo per le strade e in casa, e crediamo per molto tempo che non ci abitueremo. Ma sin dall'inizio sappiamo - sin da quando ci muoiono - che non dobbiamo più contare su di loro, neppure per le cose più insignificanti, per una telefonata banale o una domanda sciocca ("me le hai lasciate lì le chiavi dell'auto)....., per nulla. Nulla è nulla. In realtà è incomprensibile, perchè presuppone avere certezze e questo è in contrasto con la nostra natura: quella secondo cui qualcuno non verrà più, nè dirà null'altro, nè muoverà mai un altro  passo - nè per avvicinarsi nè per discostarsi -, nè ci guarderà, nè distoglierà lo sguardo. Non so come restiamo, nè come ci riprendiamo. Non so come dimentichiamo a tratti, quando il tempo ormai è passato e ci ha allontanato da loro che sono rimasti fermi.



Immagino che soprattutto, passata la disperazione iniziale, passato il lutto, e queste due cose durano molto, sommate, la impigrirebbe infinitamente tutto il processo. Sai conoscere una persona nuova, raccontargli la propria vita sia pure a grandi tratti, lasciarsi corteggiare o apparire disponibile, stimolare, dimostrare interesse, far vedere l'aspetto migliore, spiegare come si è, ascoltare com'è l'altro, vincere diffidenze, abituarsi a qualcuno e che quel qualcuno si abitui a te, passare sopra a quel che disturba. Tutto questo l'annoierebbe,e a chi no, se ci si pensa. Fare un passo, e poi un altro, e un altro. E' molto faticoso e ha inevitabilmente un che di ripetitivo  e di già provato, per me non lo vorrei alla mia età. Non sembra ma sono molti i passi per risistemarsi.
........
Mettere fine ad una storia e tornare ad un principio, quale che sia, se uno si vede costretto, a lungo andare non risulta amaro. Anche se uno fosse contento di ciò che si è concluso.
......... E' l'orribile forza del presente, che schiaccia il passato quanto più l'allontana, e oltretutto lo falsifica senza che il passato possa aprire bocca, protestare nè contraddirlo nè contestargli nulla,



21 commenti:

marina ha detto...

Io ho letto due libri di Marias, e ne riconosco la grande sapienza letteraria. Eppure, senza sapere bene perché, non lo amo. I suoi libri non mi hanno toccata.
Ma i passi che hai citato, almeno uno, mi riguarda e testimonia della sua capacità di profondità. Che però non ho mai messo in dubbio
grazie, marina

zefirina ha detto...

io ho amato tanto : domani nella battaglia pensa a me

Ambra ha detto...

Non conosco questo autore, di lui non ho mai letto nulla, ma mi interessano gli stralci che hai citato. Fantastica l'affermazione sulla "orribile forza del presente". Mi sa che comprerò il libro e condivido l'idea che già il titolo ha la forza di un invito irrinunciabile.

Adriano Maini ha detto...

Ne leggevo una recensione proprio oggi. Da un bel po' trovo buone recensioni di questo autore.

Enly ha detto...

Ciao zefirina innanzitutto Complimenti per il blog che è molto bello, UN FATTO VERGOGNOSO E SUCCESSO IERI, E MORTO SUICIDA UN RAGAZZO SOLO PERCHé LO CONSIDERAVANO TUTTI UN OMOSESSUALE E QUINDI ERA OGGETTO DI SCHERNO HJO FATTO UN POST CHE DOVREBBE FARE RIFLETTERE.

il monticiano ha detto...

Posso dirla semplice semplice?
A prescindere da tutto innamorarsi è molto ma molto bello.
Che poi possano arrivare le disillusioni poco importa.

Cri ha detto...

No, no, no! Io non voglio innamorarmi mai più, troppo faticoso, e poi non ci capisco niente :D

Baol ha detto...

Io ho letto solo "Domani nella battaglia pensa a me", mi ha conquistato con il titolo.

Mi è piaciuto abbastanza, soprattutto l'idea introduttiva (che mette parecchia ansia)

zefirina ha detto...

innamorarsi è sempre bello, ma direi anche sempre più faticoso mano a mano che certe esperienze ti hanno in qualche modo segnato

Unknown ha detto...

condivido Cri troppo faticoso
ciao Zefirina

Gianna ha detto...

E' l'orribile forza del presente, che schiaccia il passato quanto più l'allontana...

Terribile constatazione, Zefi.

Stefania ha detto...

bel consiglio di lettura. Complimenti.

Adriano Maini ha detto...

P.S.
A Bordighera, Colonia Oasi in Via - guarda caso! - Charles Garnier? Se sì, ti posto la fotografia e ti dedico un pensierino al più prfesto! :-))))

zefirina ha detto...

adriano dovrei controllare i miei vecchi documenti, era una colonia dell'inpdap o di qualche ente

Lorenzo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lorenzo ha detto...

Avevo scritto un post sull'amore. Poi ho dato una occhiata al blogroll e ho visto che molti dei blogger che seguo hanno fatto altrettanto.
Mi sono sentito bene questa mattina :)

Lorenzo

Enly ha detto...

INNAMORARSI E SEMPRE BELLO.

zefirina ha detto...

ho sempre paura di apparire melensa quando scrivo o parlo d'amore, ma secondo me banalmente è il motore che fa sentire vivi, questo libro è bello perchè parla di relazioni non solo tra innamorati ma anche amicali, più sono andata avanti nel leggerlo più ho pensato che l'autore mi conoscesse

Ambra ha detto...

Ho messo in pausa il blog, ma prima di assentarmi, voglio lasciarti i miei auguri di Buon Natale e Buon Anno.

Pupottina ha detto...

magnifico innamorarsi

Anonimo ha detto...

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