lunedì, agosto 13, 2012

non ci sono scusanti


Uno degli aspetti più fastidiosi dell'essere umano è la ridicola convinzione che non siamo responsabili delle conseguenze delle nostre azioni, come testimonia l'infantile disinvoltura cui troppo spesso attribuiamo alla volontà del Fato il distrastroso esito delle nostre cazzate.
E' stato un incidente.
....
E' una questione di probabilità. Se ti comporti in un certo modo, le probabilità che succeda un casino aumentatno. Il fatto che tu non volessi provocare un casino non sminuisce il fatto che hai oggettivamente fatto un casino. Bastava pensarci un attimo. Le norme di sicurezza, le norme di comportamento, esistono proprio per quello. Novantanove virgola nove su cento, non servono. Servono solo nello zero virgola un per cento delle volte in cui qualcosa va storto. Allora, se tu avessi tenuto acceso il cervello e tu ti fossi attenuto alle regole come un bravo bambino, magari non sarebbe successo niente.

da Il gioco delle tre carte di Marco Malvaldi

12 commenti:

Massimo Caccia ha detto...

Interessante riflessione!
Buona giornata

zefirina ha detto...

grazie Massimo, buona giornata a te

Isabel ha detto...

dovrei farla leggere ad una serie infinita di persone!

Gianna ha detto...

Sono d'accordo con te...

il fato o non è colpa mia!

Unknown ha detto...

Strana considerazione sulle regole che non servono solo se non succede niente.Un libro da leggere.Direi.

Unknown ha detto...

buon ferragosto ciao

il monticiano ha detto...

Già, siamo cosi faciloni e sempliciotti da attribuire appunto al fato quello che combiniamo di sbagliato.
Chissà quante volte l'ho fatto anch'io ma ce ne sono altre in cui ad una mia considerazione mi viene detto"che ci vuoi fare,è il destino"

Franca ha detto...

Parole sacrosante...
Ciao. Franca

Cri ha detto...

Questa è la fondamentale differenza tra "colpa" e "responsabilità"... Se ti incammini per una strada, a quella destinazione ti porterà: a quella e a nessun'altra. Non si tratta di venir puniti per "colpa"... Si tratta, semplicemente, di riconoscere il rapporto di causa ed effetto che si innesca con un dato comportamento... Appunto, di esser consapevoli e responsabili

Adriana ha detto...

...ma chi ha mai voglia di comportarsi come un bravo bambino?

Laura Raffaeli ha detto...

avrebbe dovuto leggere questo libro anche quel demente che, 10 anni fa, con la sua retromarcia distratta mi ha resa cieca per sempre, dicendo pure "ao scusa, mica t'avevo vista!".
il casino, l'attimo di distrazione che diventa fatale per gli altri, la convinzione che è sempre colpa di qualcuno o qualcos'altro: argomenti che mi tormentano, perché alla fine penso che se per cose importanti si usasse la stessa concentrazione che molti usano per facebook, il mondo sarebbe migliore.
patrì so tornata a roma! ci sentiamo presto un abbraccio, laura

Adriano Maini ha detto...

Per la serie "qualcuno se le vuole proprio tirare addosso!"? :))