martedì, ottobre 18, 2011

poesia


Le più belle poesie

si scrivono sopra le pietre

coi ginocchi piagati

e le menti aguzzate dal mistero.

Le più belle poesie si scrivono

davanti a un altare vuoto,

accerchiati da argenti

della divina follia.

Così, pazzo criminale qual sei

tu detti versi all’umanità,

i versi della riscossa

e le bibliche profezie

e sei fratello a Giona.

Ma nella Terra Promessa

dove germinano i pomi d’oro

e l’albero della conoscenza

Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto.

Ma tu sì, maledici

ora per ora il tuo canto

perché sei sceso nel limbo,

dove aspiri l’assenzio

di una sopravvivenza negata.


Alda Merini

4 commenti:

pOpale ha detto...

Alda riesce sempre a commuovermi.

zefirina ha detto...

ah si come lei nessuno mai

Adriano Maini ha detto...

Versi incisi nella pietra a rendere più aspra la poetica di una grande artista.

zefirina ha detto...

già adriano una grande artista veramente, io la amo