momenti di trascurabile felicità
la felicità è una piccola cosa diceva Trilussa e Francesco Piccolo ce lo conferma con i suoi momenti, momenti che sono tanto più veri perchè condivisibili, almeno per me, mi sono ritrovata in molti di essi, sarà anche perchè i luoghi che descrive sono quelli in cui vivo anche io o che "bazzico" spesso. Lo stile con il quale sono scritti tipo tema in classe, è semplice e lineare, condito da uno sguardo stupito che mette dolcezza nell'animo di chi lo legge, è un piccolo libro che quando lo hai finito ti viene voglia di rileggerlo subito per gustarlo di nuovo.
e dato che è tempo di elenchi (avete visto ieri la prima puntata di vieni via con me???), ne faccio uno anche io dei miei momenti di trascurabile felicità, in ordine sparso:
quando Lorenzo, mio nipote, dorme nel lettone con me e nel sonno si gira e mi abbraccia
quando riesco ad avere tutta la famiglia riunita intorno ad un tavolo
quando cammino per le strade di roma al mattino presto e ci sono solo io e pochi altri
quando qualcuno si illumina e mi sorride
quando sento l'odore del mare anche se vivo in città
quando porto al parco Lucky e mi siedo su una panchina del colle oppio al sole a leggere il giornale in santa pace
quella volta che io e Claudia eravamo sedute su un muretto ad Amsterdam senza parlare e all'improvviso tutte e due abbiamo detto: questa sì che è la felicità, stare con la tua più cara amica senza far niente, senza nè figli nè compagni
quella volta che ho capito di essermi innamorata mentre ammiravo il tramonto su una spiaggia di sharm e lui era lontano e ignaro
quella volta che ho guardato i miei figli poco dopo averli partoriti e non mi capitavo fossero miei
quella volta che un uomo da poco conosciuto mi ha baciata a sorpresa
potrei continuare........
e dato che è tempo di elenchi (avete visto ieri la prima puntata di vieni via con me???), ne faccio uno anche io dei miei momenti di trascurabile felicità, in ordine sparso:
quando Lorenzo, mio nipote, dorme nel lettone con me e nel sonno si gira e mi abbraccia
quando riesco ad avere tutta la famiglia riunita intorno ad un tavolo
quando cammino per le strade di roma al mattino presto e ci sono solo io e pochi altri
quando qualcuno si illumina e mi sorride
quando sento l'odore del mare anche se vivo in città
quando porto al parco Lucky e mi siedo su una panchina del colle oppio al sole a leggere il giornale in santa pace
quella volta che io e Claudia eravamo sedute su un muretto ad Amsterdam senza parlare e all'improvviso tutte e due abbiamo detto: questa sì che è la felicità, stare con la tua più cara amica senza far niente, senza nè figli nè compagni
quella volta che ho capito di essermi innamorata mentre ammiravo il tramonto su una spiaggia di sharm e lui era lontano e ignaro
quella volta che ho guardato i miei figli poco dopo averli partoriti e non mi capitavo fossero miei
quella volta che un uomo da poco conosciuto mi ha baciata a sorpresa
potrei continuare........
6 commenti:
L'ho vista la puntata di ieri. Anche quello è stato un momento di felicità. O no? :)
ah si una delle poche volte che ho acceso e visto la tv
Ognuno ha i suoi momenti di felicità, quelli grandi, e anche quelli piccoli.
la felicità è un istante... questo libro merita di essere letto.
francesca hai proprio ragione
dovremmo imparare a scriver:quella volta che....., per farle ritornare ogni volta che si vorrà rileggere, anche perchè non fermandoli molti si perderebbero.
dico meglio:
avevo letto molto tempo fà uno stranissimo libro di perec (MI RICORDO)dove raccoglieva questi attimi in una o due righe , iniziando proprio con il mi ricordo
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