martedì, ottobre 19, 2010

lettere dalle case chiuse


"attenta al pietismo cattolico, tutto con l'olio santo credono di aggiustare e la prostituzione rimarrà ugualmente e la miseria, e la fame"

vengono i brividi a leggere le lettere di queste donne che rivendicano che la loro non è stata affatto una scelta libera ma spesso obbligata dalla miseria o dalla violenza subita, in tutte si avverte un profondo dolore per sogni rubati, giovinezze sfiorite, anime sfregiate. Molte di loro si esprimono in un italiano sgrammatico che nulla toglie all'impatto emotivo di chi si trova a leggerle, ma tutte chiedono che la senatrice porti avanti questo progetto di chiudere le cosidette "case chiuse". Credo che tutti quelli che ripropongono questo barbaro istituto, quelli che sfruttano ancora il corpo delle donne farebbero bene a leggere questo libro!


Attenta Signora ai "padroni" e a tutti coloro che vivono di noi; non solo sono forti, non solo son ben inoltrati nel mondo dei "potenti", ma hanno menti molto abili, e la loro corruzione non è solo di denaro. La loro propaganda è sottile, diabolica: dal loro mondo, nessuna di noi torna indietro perchè come in una giungla migliaia e migliaia di fili sottilissimi e forti ci tengono prigionere. Guai a chi ha tentato di fargliela! Io sono riuscita non dico a fargliela perchè semmai ho distrutto solo me stessa ma a farmi vedere differente da quella che veramente sono.


da lettere dalla case chiuse a cura di Lina Merlin e Carla Barberis

5 commenti:

Alberto ha detto...

Vedo che l'ultima edizione è del 2008 ed è già fuori catalogo. Ma perché non lo ristampano più?

Gianna ha detto...

Ottimo consiglio a chi di dovere, Zefi.

zefirina ha detto...

forse perchè è un argomento scomodo?????

@stella magari lo leggessero

Marina Salomone ha detto...

una segnalazione utilissima!!!!

arte ha detto...

Quello della libera scelta è un mito creato da chi vuole sentirsi la coscienza pulita.