lunedì, aprile 26, 2010

niente di ciò che è si perde

mi ha incuriosito questo libro perchè mi ha ricordo un bellissimo weekend passato sulla costiera amalfitana in questa romantica locanda, dove ogni stanza ha il nome di una janara, la nostra era quella della zucculara, (l'Ecate della religione greca e romana), il proprietario, un ragazzo gentilissimo ci ha raccontato le storia delle janare, meglio conosciute come le streghe di benevento e così oi sono andata a cercarmi tutti i miti e le leggende a loro legate, quindi come potevo resistere ad un simile titolo???

Adelina fa solo quello che va fatto, e se anche prova a ribellarsi in un primo momento alla sua natura, al suo destino di ianara, è per amore che alla fine lo asseconda e se ne serve per raggiungere il suo scopo.Un libro che sembra una favola noir dove ci sono l'Irpinia, le superstizioni, la religione e i riti pagani, e loro le ianare, donne che vivevano al margine della società, ma alle quali la gente del paese ricorreva per avere quell'aiuto che sarebbe stato impensabile chiedere ad altri. Donne che possedevano quelle conoscenze ancestrali e la saggezza necessaria per alleviare i dolori altrui.

Niente di ciò che è si perde. Uomini, donne, fiori, animali, piante: ogni cosa conserva la traccia della propria esistenza anche quando non esiste più.
Glielo hanno insegnato sua madre e sua nonna in un tempo remoto sprofondato in un pozzo.


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Adelina ha un destino segnato: diventerà ianara, come sua madre, come sua nonna. Al pari di loro, potrà attraversare ogni porta, anche quella che separa la vita dalla morte. E sarà dannata. Vivrà in una capanna sui monti dell'Irpinia - una terra nel dopoguerra non ancora toccata da quel che avviene altrove, in un'Italia apparentemente remota - come una bestia selvatica; gli uomini e le donne verranno a supplicarla di aiutarli quando avranno bisogno di curarsi, di vendicarsi, o di liberarsi di un figlio non voluto - e la schiveranno come la peste se oserà avvicinarsi al paese. Per sfuggire a tale destino Adelina si incamminerà da sola per boschi e per montagne, finché non giungerà in vista di un grande e magnifico palazzo, proprietà di un Conte: vi entrerà come l'ultima delle sguattere e - sorta di funebre, allucinata Jane Eyre, schiava amorevole e possessiva fino al delitto - servirà e accudirà il padrone con assoluta, cieca fedeltà. Gli rimarrà accanto anche quando il palazzo sarà ridotto a una splendida rovina, quando più nessuno ci metterà piede per paura della maledizione che lo ha colpito dopo i tragici eventi di cui è stato teatro: il misterioso omicidio del figlio del Conte, l'orrendo suicidio della temibile Signora, la scomparsa della piccola Lisetta a cui il Conte era legato da un torbido affetto - e lei, Adelina, sarà rimasta la sola ad aggirarsi silenziosa nelle immense sale vuote.
Con una lingua asciutta, potente, evocativa, Licia Giaquinto ci trascina in una trama fitta di storie e di magia, dove animali, uomini, cose si fondono e si trasformano di continuo. Così come è destinato a trasformarsi, di fronte a una minacciosa «modernità», quel mondo arcaico che ci si squaderna davanti, e che ha anch'esso un destino segnato: quello di scomparire, per essere evocato solo da chi ancora ce lo sa raccontare.

6 commenti:

Unknown ha detto...

Ne "l'Alchimista" Coelho ci racconta di "leggende personali", quelle che ognuno racconta a se stesso di se stesso, che sono scritte nel proprio DNA e che veicolano la nostra esistenza verso destini sconosciuti, in un disvelarsi spirituale ed esistenziale.
Eppure il nostro futuro si chiama "nostro" non a caso: nel senso che lo facciamo noi, lo costruiamo con mattoni che sono le nostre scelte.
Un saluto, Zefi, dopo tanto tempo.
Fabio

marina ha detto...

sembra promettere e tu ne fai una presentazione convinta
prendo nota, grazie
marina

Clelia ha detto...

Appena finsco di leggere il mio lo ordino... andro' in fallimento con tutti i libri che sto ordinando su amazon

un abbraccio da Londra

Bruja ha detto...

Ma questo libro è spettacolare!!!1 Lo cerco immediatamente!!!!

zefirina ha detto...

oh mamma che responsabilità!!!!!
ciao fabio ben tornato

Marina Salomone ha detto...

molto interessante!!! appena posso lo leggo...grazie per l'accattivante rendiconto!