lunedì, novembre 02, 2009

non sarebbe aspra sfortuna

(foto di francescobaldi)


Non sarebbe aspra sfortuna
ricordare quanto sono infelice
se potessi dimenticare
quanto sono stata felice
ma il ricordo di alberi in fiore
ogni anno rende infelice il novembre,
poi un giorno , io che non ho avuto quasi coraggio
come un bambino perderò la strada
e morirò di freddo


1894
Emily Dickinson

6 commenti:

Michele ha detto...

bella poesia, ma quanto fredda!!!!
ciao Michele pianetatempolibero

zefirina ha detto...

potrei dire che è fredda quanto il gelo che ho addosso, non posso farci niente mi sento così
ora

il monticiano ha detto...

La tua è una cosa troppo personale e non è opportuno chiederti il perchè tu ti senta così.

Baol ha detto...

Spero che il freddo passi, solo questo, come il monticiano, non chiedo, ti abbraccio soltanto.

silvano ha detto...

E' una delle mie poetesse preferite insieme alla Plath, ma da leggere rigorosamente quando si sta bene, molto bene, e fuori c'è il sole della primavera inoltrata.

Laura Raffaeli ha detto...

fa freddo sul serio, ma non credo sia ora di morire: copriti bene.. sempre e non solo per il freddo, ciao, un abbraccio caldo