martedì, settembre 29, 2009

forse una mattina

(foto di francesco baldi)


Forse un mattino andando in un'aria di vetro
arida, rivolgendomi vedrò compirsi il
miracolo: il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me ne andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, con il mio segreto.

(Eugenio Montale, Ossi di seppia)

15 commenti:

Baol ha detto...

Mai
mai avremo il vuoto alle nostre spalle
ci sarà sempre qualcosa di noi
dobbiamo solo esserne consapevoli

il monticiano ha detto...

Le immagini, i ricordi ed anche i rimpianti del passato non riempiono forse quel vuoto?

silvano ha detto...

Ma se la realtà è fittizia e l'unica verità è il nulla che pure è illusione...cosa rimane? Forse l'io solo.

Alberto ha detto...

Non serve scappare, che c'è sempre qualcuno o qualcosa che ti viene dietro.

Tintarella di... Luna ha detto...

A me da l'idea della morte questa poesia, non so voi...

Zu ha detto...

A proposito di questa poesia, imperdibile il commento di Italo Calvino, soprattutto la seconda parte.

zefirina ha detto...

@luna ho penato anche io alla morte o meglio ad un cammino verso di essa, quando ancora sei sospeso tra due mondi, e il nulla alle mie spalle sta a significare che non avrò più ricordi nè dolorosi nè gioiosi che mi trattengano sulla terra, ho avuto anche questo pensiero: le cose esistono solo se posso vederle, altrimenti non esistono, l'aria di vetro mi ha fatto pensare alla nebbia dove tutto è diluito, apparentemente senza contorni, la nebbia anche lei mi impedisce di vedere cosa c'è dietro.

@zu è vero non conoscevo il commento di calvino ed era effettivamente imperdibile

@aldo sai quanto io ci tenga ai miei ricordi ma ogni tanto forse dovrei ricordarmi di dimenticare.... oggi ho letto questa frase e l'ho sentita mia: l'oblio è la sola forma di perdono

@alberto non serve scappare perchè ci portiamo comunque dietro noi stessi

@ baol si qualcosa di noi rimarrà nei ricordi di chi ci ha voluto bene

Baol ha detto...

io intendevo che ogni volta che ci gireremo indietro non potremo mai trovare la nebbia, per quanto si sfugga dai nostri ricordi quelli ci sono sempre per questo bisogna farsene una ragione; capito quello si riesce a camminarci in mezzo.

un bacio

la signora in rosso ha detto...

...ci devo pensare, mi dà la sensazione che nessuno ci conosce mai abbastanza...ora leggo anche il commento di Calvino..-.

serenella ha detto...

Amo molto Montale. Il vuoto dietro, però, lo vedo improbabile.

Pino ha detto...

Amo Montale e non conoscevo il commento di Calvino, definito giustamente da Zefirina "imperdibile".
Grazie ad entrambi

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Vi confesso che la lettura del commento di Calvino mi ha letteralmente sconvolto. E' come se Calvino ed io guardassimo lo stesso scenario, in questo caso la poesia di Montale, ed egli mi parlasse di cose che mi stavano davanti e che io non avevo notato. Qui, insomma le cose possibili sono due:
1) Che Calvino abbia scritto un testo che pretende di trarre spunto da una poesia, ma che invece vive di sè stesso: ci sta prendendo in giro il grnade Italo!
2) Che invece io sia una schiappa come lettore di poesie, e che abbia bisogno di gente come Calvino per penetrarci abbastanza in profondità.
Propendo naturalmente per la seconda, anche se preferirei di certo la prima, e forse avrei anche preferito che Zu non suggerisse il link :-D

Clelia ha detto...

Montale ... un tuffo nel passato per me :) mi ricorda il tempo della scuola.

Clelia

Tintarella di... Luna ha detto...

Zefirina...che profondità d'animo...grazie della tua interpretazione, è sempre un piacere leggerti...kiss

zefirina ha detto...

i poeti e gli scrittori servono a questo a rispecchiare i nostri stati d'animo