lunedì, novembre 03, 2008

canto beduino


Una donna s'alza e canta
la segue il vento e l'incanta
e sulla terra la stende
e il sogno la prende.
Questa terra è nuda
questa donna è druda
questo vento è forte
questo sogno è morte


Giuseppe Ungaretti


mi è venuta in mente pensando alle tragedia che stanno vivendo in queste ore le donne congolesi

9 commenti:

Franca ha detto...

Molto bella...
Purtroppo stiamo assistendo ad un'altra puntata della tragedia infinita dell'Africa, terra senza pace...

lasposina ha detto...

mi si gela ogni emozione quando leggo queste cose, il senso di colpa mi assale per vivere nella parte fortunata e anestetizzata del mondo.L'articolo del Corriere riguardo al genocidio riporta dati agghiaccianti. E ogni volta penso alle scene del film Blood diamond, é solo un film ma quanto deve essere piú crudele la realtá? e poi penso a mio figlio, a me, come mi sentirei se fossi in Africa. come vivrei l'ansia, la paura e il terrore di perdere mio figlio. Ha ragione il missionario, questi sono mostri non uomini. Solo che ogni volta mi chiedo: perché in Africa si uccidono fra fratelli, perché é un continente che non riesce ad affrancarsi dal sangue?
So perché in Iraq come in altri paesi arabi ci sia la guerra, d'altronde in passato veniva chiamata la mezzaluna fertile. So anche che l'Africa é ricca di risorse minerarie, dimanti, oro etc. Ma quello che non capisco é perché dei pazzi sanguinari crescano cosí di potere. Posso solo immaginarlo e ció che mi viene in mente non mi piace affatto.

intrigantipassioni ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
intrigantipassioni ha detto...

La tua sensibilita' ogni volta mi stende e mi distende. Ferma e riflessiva su ogni evento ingiusto...
Si': eravamo sorelle, un tempo.

Marco ha detto...

Dietro gli stermini e le guerre che si combattono in Africa e altrove, ci sono gli interessi occidentali. Siamo noi a creare i mostri; siamo noi a sostenere e addestrare i dittatori. La ragione è semplice: Li compriamo, li rendiamo potenti perchè ci consentono di sfruttare le loro risorse a danno delle popolazioni, e quando non ci fanno più comodo li eliminiamo. L’Africa non è stata sempre affamata e ammalata. Il declino dell’Africa è incominciato con l’uomo bianco.

Questa è la cruda realtà, tutto il resto sono sentimentalismi a buon mercato.
Sappiamo tutto ma facciamo finta di non sapere, perchè non vogliamo sapere. Le guerre in Iraq si sono "combattute" per le stesse ragioni.

Tutti sanno tutto, ma fingiamo di stupirci, rammaricandoci delle ragioni misteriose per cui popoli tanto poveri, affamati e ammalati non trovano di meglio che farsi la guerra. Ebbene quelle guerre le ordiniamo noi per accaparrarci nuovi territori e nuove miniere. E questo non è un modo di dire, perché è tutto documentato.
IN Iraq, Saddam finchè diceva sempre si agli occidentali …. O meglio, agli americani, era il migliore degli alleati. Democratico e laico. Quando incominciò a dire no agli americani, divenne un mostro …. Il nuovo Hitler. Tutto il seguito è storia. Certo la storia ognuno la legge a modo suo …… ma la verità dei fatti non è soggetta a mistificazione.

Le guerre servono per eliminare quelli che non si lasciano corrompere. Insomma è più o meno come in Iraq, in Afghanistan, in Serbia ecc.
Un saluto
Marco

zefirina ha detto...

ciao marco, sembra scontato ripeterlo ma da sempre dietro una guerra c'è un interesse economico, per chi ha studiato la storia con occhio critico non è una considerazione astrusa.
Bisogna non dimenticare mai tutte queste tragedie e nel nostro piccolo dare un contributo per aiutare le popolazioni in difficoltà e non smettere mai mai di parlarne

@intri mi sa proprio di sì

@piciola stefano ha creato un gruppo su fb, diamogli il sostegno, poi ci muoveremo anche per raccogliere un sostegno economico

@franca una terra così bella, anche io soffro del mal d'africa

Clelia ha detto...

Questa poesia è veramente pprpriata per il tema della guerra in congo. Descrive perfettamente la situazioni delle donne in bilico, in una terra maledetta da un "sogno di morte"

Laura Raffaeli ha detto...

la penso come marco, dico pure che finché c'è guerra ci sono caschi blu.. la poesia è un'istantanea per un reportage di guerra, bella, ciao laura

Anonimo ha detto...

Come sempre trovi il modo migliore per dire le cose importanti.