lunedì, giugno 16, 2008

La vita fa rima con la morte

gli uomini sono fatti così non c'è niente da fare, molto semplicemente sono fatti così, male, anche se in fondo secondo lei non è che le donne siano molto meglio, ed è per questo che l'amore è una cosa che quasi sempre in un modo o nell'altro finisce male.
Fra un uomo e una donna l'amicizia non la si può mettere in conto: se fra loro c'è del magnetismo allora non è che può esserci amicizia. Se non c'è magnetismo, allora non può esserci proprio niente.
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E' così: se non c'è alchimia fra i due che senso ha cominciare una relazione. Se invece c'è, comunque alla fine se ne esce scottati.
Per questo motivo in un modo o nell'altro gli amori finiscono quasi sempre nella disperazione.
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"Perché scrivi? Lo fai per influenzare i lettori? Scrivi a penna o su una tastiera? E, più o meno, quanto guadagni con un libro? Il materiale per le tue storie, lo attingi dalla fantasia o direttamente dalla vita?
(Amos Oz - La vita fa rima con la morte)
Una serie di scatole cinesi, un sogno dentro all'altro o forse no, uno scrittore che si fa il verso e che dovrebbe fare pace con il suo cervello, un circolo letterario dove gravitano una serie di personaggi tratteggiati con ironia, figure di donne apparentemente surreali e invece drammaticamente reali, uomini inconsistenti e fallimentari.
Una scena di sesso descritta con una sensualità che mette i brividi e dove l'ondeggiare del desiderio maschile tra discese ardite e risalite è riportato fedelmente ma non banalmente,
Continua a stupirmi la capacità di certi scrittori israeliani (e bisogna sottolinearne l'appartenenza) a sentire l'animo femminile, come se chi scrive non abbia timore a tirar fuori un lato femminile.

21 commenti:

riccardo gavioso ha detto...

mi ha colpito questa tua ottima recensione e, non conoscendo Oz, lo metterò nella lista dei libri per l'estate.

un saluto smagnetizzato :)

Anonimo ha detto...

Se gli uomini non avessero un lato femminile sarebbero dei robot, non soltanto nel senso asimoviano del termine, ma proprio in quello originale, ben più drammatico, dellinventore del termine, il ceco Karel Capek: "lavoro forzato".
E le donne senza un lato maschile cosa mai sarebbero?

Su questi stereotipi e le loro infinite variazioni si sono costruiti infiniti racconti, drammi, commedie, ma io credo che ognuno di noi, emergendo a fatica dall'intrico psicologico dei ruoli imposti, scopra dentro di sé quel miscuglio dei due sessi che ne fa una persona reale.

Neanche io ho mai letto Oz, e dovrò colmare in fretta la lacuna. La tua recensione non è solo bella, è molto intrigante... beh, si, viene voglia di capire se quell' ondeggiare del desiderio lo riconosco o se mi rimane estraneo...

Anonimo ha detto...

Mi piace il titolo e il succo di questo post. Di fronte a questi pensieri, credo che non si possa aggiungere null'altro, non abbiamo scampo e loro, quegli scrittori israeliani che scrivono in maniera così precisa, lo sanno bene.
Anzi, benissimo.

Associazione ImperiaParla! ha detto...

E' incredibile ma non ho mai letto autori israeliani, rimedierò.
Tornando alla tua recensione "Continua a stupirmi la capacità di certi scrittori israeliani (e bisogna sottolinearne l'appartenenza) a sentire l'animo femminile, come se chi scrive non abbia timore a tirar fuori un lato femminile" io ci aggiungerei "come se chi scrive fosse una donna".
Lo stesso vale per Cohelo. Ghost writers? Mah...

Clelia ha detto...

Sono pochi gli uomini che riescono ad interpretare in libri o canzoni, l'animo femminile... ma quando riescono sono eccezionali.
Ma tu lo sapevi che la canzone "quello che le donne non dicono" cantata da fiorella mannoia è stata scritta da Rugeri?

buona serata

Clelia

vesuvio ha detto...

si, anch'io devo rimediare. ci si vede tutti in libreria???

Franca ha detto...

Dato che devo rimediare anch'io, vada per l'appuntamento in libreria.
Però io credo che l'amicizia anche tra uomo e donna sia possibile...

zefirina ha detto...

sono tre gli scrittori israeliani che ho imparato ad apprezzare primo fra tutti grossman, il primo libro che ho letto scritto da lui era: che tu sia per me il coltello, mi colpi particolarmente la storia di questo sconosciuto che scrive lettere e svela la sua anima ad una donna intravista ad una festa, le risposte di lei le sapremo solo alla fine del libro, ma la tensione per come viene raccontata questa passione scoppiata all'improvviso ti fa tirare il fiato, l'altro che ho scoperto dopo aver visto il fim che ne aveva tratto faenza: l'amante perduto, è Yehoushua (l'amante titolo del libro), dove l'incapacità di conoscere veramente chi ci vive accanto viene resa inmodo magistrale, e infine ma non ultimo ho cominciato con: conoscere una donna e poi piano piano ho letto tutti i suoi libri

angelo infatti sono stereotipi purtroppo molto radicati se siamo ancora costretti a distinguere fra lato femminile e lato maschile, e mai mai pensare a persone, purtroppo a volte per rendere un concetto bisogna usare queste frasi qua!

io mi ritengo una persona in cui convivono molte anime, molti "lati", nopn so quale sia il più spiccato, e non so nemmeno dire quale possa essere la mia peculiarità, so solo che faccio quello che va fatto

clelia aveva stupito anche me venirne a conoscenza perchè non è che ruggeri sia uno dei miei cantanti preferiti, vedi anche qui il mio snobismo musicale mi ha fuorviato

ragazze il mio sogno è sempre stato lavorare in una libreria, per fortuna lavoro in una biblioteca...ma i testi giuridici non sono così affascinanati, almeno per me

lasposina ha detto...

Chi é che mi ha detto: Ogni ebrea é madre e ogni madre é ebrea? Se gli scrittori ebrei o israeliani vengono cresciuti da questo tipo di donne, no wonder, che poi spiegano l'amore in questo modo.
Mamma mi fai portare questo libro di Oz dalla mamma di Andrea, cosí me lo leggo anche io?

Alberto ha detto...

L'amicizia fra uomo e donna può esistere, ma non può durare a lungo.

lasposina ha detto...

Io credo che non possa esistere, ero amica davvero tanto con un ragazzo che ciclicamente mi confessava la sua attrazione e io non capivo mai se nei momenti in cui non esibiva alcun tipo di interesse era sincero oppure no. Ho troncato questa amicizia tantissimo tempo fa, quando mi sono messa con l'uomo con cui sto ancora. Era impossibile continuare ad essere amica con uno cosí di parte.

BC. Bruno Carioli ha detto...

Non ho letto il libro, provvederò più avanti, ma se poi non mi piace.
Penso che esista l'amicizia fra un uomo ed una donna.
O la mia amica...è una falsa.

zefirina ha detto...

io concordo con oz, con alberto e con valentina, ho solo un amico che posso considerare tale, degli altri ho il sospetto fondatissimo che provino comunque una certa attrazione, non li provocherei mai... e alcune delle mie storie sentimentali sono nate proprio in seguito ad una grande amicizia

quindi bruno non so che dirti ...

Gianfranco ha detto...

L'amicizia tra un uomo e una donna è un amore senza sesso.
E se è difficile costruire un amore lo è ancora di più per un'amicizia.
L'amicizia tra un uomo e una donna può esistere soltanto se uno dei due mente e accetta la situazione.

G.

ps: evitando gli esempi banali, non ho mai capito cosa s'intende per lato femminile in un uomo o viceversa maschile in una donna...

Anonimo ha detto...

Io invece vado controcorrente e dico che l'amicizia tra uomo e donna può esistere, ed è sicuramente più intensa di quella che si può sviluppare tra uomini (tra donne non so per ovvia mancanza di esperienza :-) ). Lo so per esperienza diretta, ma non è facile arrivarci e secondo me si passa inevitabilmente molto vicino al rapporto. Il problema è che se si ha paura del sentimento non si riesce ad arrivare a quell'empatia profonda che consente di immedesimarsi nell'amica e gioire di cuore per la sua felicità e soffrire veramente per i suoi problemi, quindi il "rischio" di un coinvolgimento esiste, ma è un rischio a priori, superato il quale si aprono orizzonti vastissimi sui quali splende sempre il sole.

Davvero ne vale la pena, anche se non sempre va bene, anche se a volte si finisce in una relazione problematica che non avremmo voluto, anche se a volte l'altra persone parte con idee diverse dalle nostre.

Pellescura ha detto...

Io non so se esista l'amicizia tra uomo e donna. Però ho un'amica con la quale ci farei volentieri sesso. :-)

zefirina ha detto...

ahahahahaha pellescura mi hai fatto ridere a crepapelle!!!!

ieri leggendo un libro ho trovato questa definizione:

hngyan zhiji: classico termine letterario indica un'amica attraente che ti apprezza e ti capisce, non necessariamente la tua donna, però senz'altro una con quella connotazione

sembra un po' oscura come definizione è come dire una che potrebbe benissimo essere la tua donna ma alcune circostanze non lo è diventata e forse mai lo diventerà

questo ve lo saprò dire quando avrò finito il libro

e per incasinare ulteriormente la querelle vi confesso che sono amica di qualche ex, ex per i quali l'amore si è offuscato ma non il resto

Gianfranco ha detto...

@Zefi: immagino che con questi ex mai e poi mai (sto sorridendo)ci rifaresti sesso, ma sei sicura che la stessa cosa valga per loro?

Anche io sono rimasto amico di un paio di ex, ma so con certezza che difficilmente una donna confesserebbe i veri sentimenti a chi (ormai) la vede solo come amica e anche per questo non crederò mai all'amiczia tra un uomo e una donna...

(f)

zefirina ha detto...

gianfranco continua a sorridere perchè mi appello alla facoltà di non rispondere

però per la precisione: amicizia un corno
se ancora provo amore per qualcuno

Gianfranco ha detto...

"però per la precisione: amicizia un corno
se ancora provo amore per qualcuno"

Per quel poco che posso aver capito di te leggendo il tuo blog non avevo dubbi sul fatto che tu la pensassi così.
E pensandola come te farei così anch'io...

Sogni belli...

Unknown ha detto...

penso che ci vogliano particolari condizioni perchè si crei un'amicizia donna-uomo ....
in ogni caso uno dei due bara e la cosa funziona solo quando a provare interesse è l'uomo , perchè se è la donna a nutrire dei sentimenti l'amicizia che non si trasforma in qualcos'altro è destinata in breve tempo ad abortire