ma è ancora una festa?
siamo proprio sicure che sia la nostra festa??? quando c'è ancora chi è indeciso se considerarci delle Maddalene, peraltro non pentite, o delle più accomodanti Marte, quando c'è ancora chi ci incasella in ruoli rigidi e non può pensare che possiamo fare altro che le casalinghe, le mamme, le amanti.
In questi ultimi anni la festa mi era sembrata diventasse solo un rito consumistico, due mimose , fiore peraltro che non mi piace affatto, due paroline sul'importanza del riconoscimento della parità dei sessi, mai avvenuto, qualche piccola manifestazione guardata con sorriso ironico e qualche rimpatriata fra amiche.
E poi ci dimenticavano lì, perchè poi nella realtà la parità sui luoghi di lavoro non è mai avvenuta, le quote rose sono una presa in giro per tenerci buone, e la crescita dei figli, l'accudimento dei vecchi e la pulizia della casa ricasca sempre e per la maggior parte sulle nostre spalle, con buona pace di tutti gli studi sociologici.
E oggi ci chiamano assassine se rivendichiamo il diritto, l'unico che ci dà una sorta di potere, e forse proprio per questo i maschietti ce lo invidiano, di decidere se continuare una gravidanza o meno; e oggi aumentano gli stupri di gruppo, le violenze in famiglia, gli uomini che per gelosia o abbandonano o fanno fuori la loro famiglia.
L'8 marzo era stato scelto come data simbolo come già ricordato, ma non si se veramente il fattaccio sia avvenuto in tale data, per ricordare le cento lavoratrici in sciopero che morirono asfissiate nell'incendio della fabbrica da loro occupata nel 1908,, pare che anche in Russia un'altro 8 marzo del 1917 a Pietrogrado ci fu una rivolta femminile.
Oggi le donne ritornano in piazza a Roma, Milano, Bologna e Napoli, per quanto ho letto sui giornali, staremo a vedere se si riuscirà a far sentire la nostra voce.
p.s. non farò gli auguri a nessuuna di voi, mi sento di far parte, di apprezzare e di condividere il vostro/nostro mondo tutto l'anno e vi voglio bene da sempre.
In questi ultimi anni la festa mi era sembrata diventasse solo un rito consumistico, due mimose , fiore peraltro che non mi piace affatto, due paroline sul'importanza del riconoscimento della parità dei sessi, mai avvenuto, qualche piccola manifestazione guardata con sorriso ironico e qualche rimpatriata fra amiche.
E poi ci dimenticavano lì, perchè poi nella realtà la parità sui luoghi di lavoro non è mai avvenuta, le quote rose sono una presa in giro per tenerci buone, e la crescita dei figli, l'accudimento dei vecchi e la pulizia della casa ricasca sempre e per la maggior parte sulle nostre spalle, con buona pace di tutti gli studi sociologici.
E oggi ci chiamano assassine se rivendichiamo il diritto, l'unico che ci dà una sorta di potere, e forse proprio per questo i maschietti ce lo invidiano, di decidere se continuare una gravidanza o meno; e oggi aumentano gli stupri di gruppo, le violenze in famiglia, gli uomini che per gelosia o abbandonano o fanno fuori la loro famiglia.
L'8 marzo era stato scelto come data simbolo come già ricordato, ma non si se veramente il fattaccio sia avvenuto in tale data, per ricordare le cento lavoratrici in sciopero che morirono asfissiate nell'incendio della fabbrica da loro occupata nel 1908,, pare che anche in Russia un'altro 8 marzo del 1917 a Pietrogrado ci fu una rivolta femminile.
Oggi le donne ritornano in piazza a Roma, Milano, Bologna e Napoli, per quanto ho letto sui giornali, staremo a vedere se si riuscirà a far sentire la nostra voce.
p.s. non farò gli auguri a nessuuna di voi, mi sento di far parte, di apprezzare e di condividere il vostro/nostro mondo tutto l'anno e vi voglio bene da sempre.
8 commenti:
Quoto la tua conclusione.
Speriamo che questa festa, rovinata dal consumismo, possa ritornare al suo originario significato, altrimenti meglio abolirla.
Credo che il miglior modo di festeggiare le donne in questo momento sia quello di lottare per il mantenimento e l'allargamento dei diritti civili di tutti...
ormai questa è la festa dei fiorai.
... soprattutto quando "qualcuno" dice che forse le donne non sono ancora pronte per la parità.
Questa è fantascienza, guarda. E c'è ancora gente che lo vota.
D'accordissimo con te su tutto.
facciamo sentire la nostra voce
la nostra presenza
senza urlare
senza essere arrabbiate
solo consapevoli di quanto valiamo
(oddio sembra la pubblcità di uno shampoo)
Mi trovi pienamente daccordo!
Post tutto da leggere, così come quest'altro.
sai zefirina.... io credo che l'8 marzo sia un pretesto per chi si dimentica il valore delle donne per tutto il resto dell'anno.... mi piace chiamarlo IL GIORNO DEL RISCATTO :-(
paolino non li trova!!!!
non so se è giusta nemmeno questa definizione anche se suona bene
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