giovedì, gennaio 03, 2008

rimpianto


Il rimpianto è un enorme spreco d'energia.
Non vi si può costruire nulla sopra.
Serve soltanto a sguazzarvi dentro.
(Khaterine Mansfield)

da tempo molti psicologi stanno studiando in quale modo i rimpianti influiscano sulla nostra vita e sulla nostra salute mentale, e sono giunti alla conclusione che se gestiti male i rimpianti ci avvelenano e ci fanno ammalare, alcuni ripensano continuamente agli errori fatti in passato, alle scelte che si son fatte o non si sono fatte, soffrendo di problemi d'umore, altri tendono a rimuovere e a ignorare i rimpianti vivendo però un po' superficialmente, a metà strada ci sono coloro che camminano con circospezione sul campo m inato delle scelte passate, dissotterando con coraggio gli ordigni ancora innescati e facendo il possibile per dinnescare quelli ancora attivi.
I bravi terapeuti conoscono da sempre il valore che ha considerare le scelte rimpiante collocandole nel contesto di ciò che si è guadagnato, oltre di ciò che si è perduto.
(art. repubblica 3/1/2008 di Benedict Carey)

Quando il passato assorbe tutto il nostro spazio temporale, il presente diventa il tempo dell'incessante lamento, fatto di "se", "se non", "se avessi", "se non avessi" e il futuro si dischiude come ambito di vuote intenzioni. La vera perdita sottesa al rimpianto, infatti, non è il desiderio inattuato, l'occasione mancata, la carriera sfumata, l'amore perduto, ma la capacità di darsi il futuro.
.....si spegne il desiderio che è proiettato in avanti e con esso la speranza che è apertura alle possibilità a venire.
Il rimpianto non è da coltivare, e coloro che vi si soffermano o vi indugiano pensano di soffrire per il loro passato. in realtà ciò di cui davvero soffrono è l'incapacità di darsi un futuro.
(art. futuro impossibile, Umberto Galimberti)

mio padre diceva sempre che con i se e con i ma non si fa la storia

non soffro di rimpianti, qualche volta di nostalgia mista a malinconia per qualcosa che è stato ma non è più, ma riesco a guardare avanti, non dico che sia facile per me, ci vuole tempo, quel tempo che guarisce e rimargina le ferite, ci vogliono affetti che consolano e aiutano a contenere il dolore, ci sono i famosi "balsami".

la mia vita sono io, con tutta la mia storia, quello che penso, quello che faccio, ora adesso : che è la somma di quello che sono stata, delle scelte che ho fatto o non ho fatto, non posso tornare indietro a rimediare ai miei eventuali o presunti errori, ma posso guardare avanti e sperare, sognare.... e di volta in volta decidere cosa posso e voglio ancora essere.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

se non hai rimpianti vuol dire che hai fatto tutto quando desideravi in quel momento.

marce ha detto...

se tutto dipendesse da te, si. Ma nella vita capita di "subire". Di non essere gli attori protagonisti. Ed allora i rimpianti affiorano. Hai fatto tutto quello che era giusto, corretto. Quello che desideravi. Ma certe volte non basta.....

zefirina ha detto...

è vero antonio molte volte ho fatto quello che volevo nel momento che volevo
e marce per quello che ho invece subito, è altrettanto vero che qualche rimpianto ce l'ho, per la famiglia che non ho potuto avere: per il padre che nè io per un motivo nè i miei figli per un altro (per puro egoismo e anafettività non ho da tempo un padre, per morte non l'hanno i miei figli)ecco il mio unico grande rimpianto

oggi discutendo con mio figlio piccolo che sa lanciare coltelli taglienti mi sono sentita dire che secondo lui non ho realizzato niente nella mia vita
io invece so che non è così: per mia fortuna o sfortuna, dipende dai punti di vista, non ho mai avuto grandi aspirazioni e di conseguenza ora non ho grandi frustrazioni: ho un lavoro che mi soddisfa anche economicamente, ho una casa, una bella cerchia di amicizie, ho molto amato e qualche volta sono stata altrettanto amata, ho dei figli, non si può dire che la mia vita scorra tranquilla ma non mi lamento... (ogni tanto sì)

Franca ha detto...

L'importante è non lasciarsi sopraffare dai rimpianti.
Errori se ne fanno tutti i giorni, scelte che possono rivelarsi non opportune anche.
Essere se stessi e andare avanti...

Alberto ha detto...

Uh!

Un abbraccio mumble...mumble... :-)

zefirina ha detto...

come diceva mi pare wilde meglio soffrir di rimorsi che di rimpianti