E' morto Enzo Biagi, lascio ad altre penne più illustri di me il necrologio, voglio solo dire che mi piaceva il suo stile pacato, mai arrabbiato di commentare ed esporre i fatti e gli accadimenti quotidiani, e che lo seguivo sempre con interesse e piacere, un altro grande cronista che se ne va.
Mi associo a Baol, è quello che ho pensato in tutti questi giorni dalla notizia che era stato ricoverato in ospedale. Mi dispiace immensamente. Ora solo sono curiosa delle reazioni del mondo politico che l'aveva isolato in tutti questi anni.
Come ho già avuto modo di dire, l'Italia tutta perde un ottimo esempio di coerenza e semplicità. Non è cosa da tutti preferire l'esilio alle leccate di sedere.
L'ho stimato e tanto...poi era della mia terra, ma credo che negl'ultimi anni nn fosse più lui. Nn era più il Biagi di un tempo...il miglior Biagi. Trovo detestabile che in questi giorni si faccia tanto clamore su di lui e che venga usata la sua morte a fini politici...questo è vergognoso. Biagi è stato un maestro, ma nn lo era da sempre. Io la sua storia la conosco e nn è quella che molti oggi raccontano per fini politici. Nn è la storia di un partigiano, ma quella di un bravo cronista che in gioventù accettò, come tutti, tanti compromessi e si formò e maturò negl'anni fino a diventare quello che è stato. Negl'ultimi anni, credo per tanti motivi, nn ultima la senilità, aveva perso, a mio avviso, quel senso di equilibrio che lo aveva caratterizzato per gran parte della sua vita. Mi è dispiaciuto il suo prestarsi a fare da gran cassa a chi asseriva che l'Italia nn fosse un paese libero dove si fosse instaurato una, per quanto soft, dittatura. Che questo nn fosse vero lo dimostra il fatto che quando quel "regime" cadde chi prese il suo posto approfittò del "lavoro sporco" di chi l'aveva preceduto lasciando il grande cronista dove stava. E' vero...diventando vecchi si torna bambini e come i bambini si diventa permalosi e meno obiettivi e credo che lui nn sia stato immune a questo. Per questo preferisco ricordarlo per i suoi anni migliori...per i suoi tanti anni migliori piuttosto che per i suoi inizi e per i suoi ultimi anni.
Enzo Biagi era di tutti , non di destra e non di sinistra , come appartiene a tutti ciò che ha detto e scritto ... stona assai che una corrente politica ne abbia fatto suo vessillo di propaganda , come stona il fatto che all'altra corrente politica desse (molto) fastidio quello che Lui diceva e scriveva ... hasta
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13 commenti:
Mai come in questo caso, vale scrivere "oggi siamo tutti più poveri" ed aggiungo, anche più ignoranti. :(
Ieri sera avevo letto che stava meglio. Peccato.
Una grande perdita
Mi associo a Baol, è quello che ho pensato in tutti questi giorni dalla notizia che era stato ricoverato in ospedale. Mi dispiace immensamente. Ora solo sono curiosa delle reazioni del mondo politico che l'aveva isolato in tutti questi anni.
che tristezza...se ne va un altro pezzo di storia
a me piaceva perchè spessissimo si avvicinava alla verità e la diceva nuda e cruda, come va detta...
Temevi di cavalcare l'onda, ma penso che sia stato un uomo di massimo rispetto, per cui ben vengano anche le tue parole.
Come ho già avuto modo di dire, l'Italia tutta perde un ottimo esempio di coerenza e semplicità. Non è cosa da tutti preferire l'esilio alle leccate di sedere.
Onore al Maestro. :*
Un abbraccio commosso :-)
iniziativa davvero importante sul mio blog per diffondere un’informazione vitale.mi serve anche il tuo aiuto!vieni a vedere.grazie mille!
arrivo isabel
L'ho stimato e tanto...poi era della mia terra, ma credo che negl'ultimi anni nn fosse più lui. Nn era più il Biagi di un tempo...il miglior Biagi. Trovo detestabile che in questi giorni si faccia tanto clamore su di lui e che venga usata la sua morte a fini politici...questo è vergognoso.
Biagi è stato un maestro, ma nn lo era da sempre. Io la sua storia la conosco e nn è quella che molti oggi raccontano per fini politici.
Nn è la storia di un partigiano, ma quella di un bravo cronista che in gioventù accettò, come tutti, tanti compromessi e si formò e maturò negl'anni fino a diventare quello che è stato. Negl'ultimi anni, credo per tanti motivi, nn ultima la senilità, aveva perso, a mio avviso, quel senso di equilibrio che lo aveva caratterizzato per gran parte della sua vita. Mi è dispiaciuto il suo prestarsi a fare da gran cassa a chi asseriva che l'Italia nn fosse un paese libero dove si fosse instaurato una, per quanto soft, dittatura. Che questo nn fosse vero lo dimostra il fatto che quando quel "regime" cadde chi prese il suo posto approfittò del "lavoro sporco" di chi l'aveva preceduto lasciando il grande cronista dove stava.
E' vero...diventando vecchi si torna bambini e come i bambini si diventa permalosi e meno obiettivi e credo che lui nn sia stato immune a questo. Per questo preferisco ricordarlo per i suoi anni migliori...per i suoi tanti anni migliori piuttosto che per i suoi inizi e per i suoi ultimi anni.
G.
Enzo Biagi era di tutti , non di destra e non di sinistra , come appartiene a tutti ciò che ha detto e scritto ... stona assai che una corrente politica ne abbia fatto suo vessillo di propaganda , come stona il fatto che all'altra corrente politica desse (molto) fastidio quello che Lui diceva e scriveva ...
hasta
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