venerdì, giugno 22, 2007

Gomorra

Roberto Saviano
...Mi andava di trovare un posto. Un posto dove fosse ancora possibile riflettere senza vergogna sulla possibilità della parola. La possibilità di scrivere dei meccanismi del potere, al di là delle storie, oltre i dettagli. Riflettere se era ancora possibile fare i nomi, a uno a uno, indicare i visi, spogliare i corpi dei reati e renderli elementi dell'architettura dell' autorità. Se era ancora possibile inseguire come porci da tartufo le dinamiche del reale, l' affermazione dei poteri, senza metafore, senza mediazioni, con la sola lama della scrittura... [...]

...Io vedo, trasento, guardo, parlo e così testimonio, brutta parola che ancora può valere quando sussurra: << È falso>> all' orecchio di chi ascolta le cantilene a rima baciata dei meccanismi di potere. La verità è parziale, in fondo se fosse riducibile a formula oggettiva sarebbe chimica. Io so e ho le prove. E quindi racconto. Di queste verità...


Indicazioni bibliografiche Roberto Saviano, Gomorra, Mondadori, 2007pp. 233-234

4 commenti:

Anonimo ha detto...

a me Saviano ricorda Pasolini, la scrittura che parte da sè e che in questo sguardo soggettivo ed umano trova l'autorevolezza per la denuncia delle contraddizioni del presente...

lophelia ha detto...

Non ho ancora letto Gomorra, ma il racconto qui sotto mi ha dato un groppo alla gola. Grazie per averlo pubblicato.

Anonimo ha detto...

devo decidermi di leggere questo libro , l'avevo preso tempo fa quando ne hai parlato la prima volta qui sul blog e poi me ne sono dimenticato ... non mi stupirei di averne comprata un'altra copia
:-/
come si chiama quella roba che aiuta la memoria?... selenio?

zefirina ha detto...

@marco a me lo dici????
@lophelia anche il libro fa questo effetto