Durer e L'Italia
ieri pomeriggio dopo una bella passeggiata per il centro storico, complice la giornata piena di sole e dopo un pieno di libri nella mia libreria preferita, era l'Arion day e i libri erano scontati del 25%, tornando verso casa io e Agi abbiamo deciso, visto che non c'era fila di andare alle Scuderie del Quirinale per vedere questa mostra su Durer e l'Italia, ero un po' scettica perchè pur avendo qualche vago sentore dell'artista non avevo mai approfondito la conoscenza delle sue opere, e invece mi sono ricreduta, sia perchè poi invece è tornata a galla qualche reminiscenza dei miei studi liceali, e mi sono resa conto che alcuni dei suoi quadri li conoscevo, sia perchè in effetti l'artista merita. Era non solo un maestro di grafica, un incisore incredibile ma anche un brillante pittore. Incredibile è la reciproca e duratura influenza tra lui e gli artisti italiani, dice il Vasari parlando di Iacopo Pontormo: "Nè creda niuno che Jacopo sia da biasimare, perchè egli imitasse Alberto Duro nelle invenzioni, periochè questo non è errore, e l'hanno fatto e fanno continuamente molti pittori".
Nelle dieci sale sono esposti i suoi dipinti, acquarelli e stampe messi a confronto con opere italiane per un totale di circa 200 opere, il tempo è volato passando da una sala all'altra e nemmeno ce ne siamo accorte, per dirla tutta siamo entrate poco dopo le 5 e siamo uscite poco prima delle 8.
e così abbiamo svoltato la domenica
che è il giorno peggiore che ci sia
per me
3 commenti:
lo sia che durer è stato citato come un pittore molto allegorico che riempiva di simboli i suoi quadri, proprio nel Laboratorio di scrittura che ho fatto io?
Acci Zefi, ma lo sai che mi hai messo addosso una gran voglia di vederla questa mostra?! Ora cerco di organnizzarmi e...
hei se vieni a roma fammelo sapere che se ti va ci incontriamo, oltrettutto abito a due passi dalle scuderie
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