lunedì, novembre 13, 2006

per Tonino

Caro Tonino,
sono ormai 10 anni che non ci sei più e ancora non ci siamo abituati del tutto a questo, ci manchi e c’è un perenne vuoto che sentiamo dentro di noi, ci sei mancato ad ogni compleanno, ad ogni Natale, Pasqua e ricorrenza, ad ogni anniversario di matrimonio, quando Valentina ha fatto 18 anni, quando è diventata mamma, quando si è laureata e non ultimo quando si è sposata, quando i ragazzi hanno fatto la comunione e la cresima, in ogni piccolo e grande avvenimento che ha scandito la nostra vita da quando non sei con noi.
Valentina dice che ti accorgi di quanto fosse importante per te una persona solo dopo che l’hai perduta, i ragazzi hanno questo buco nero nel cuore che non riescono a riempire con niente, io per molto tempo sono stata arrabbiata con te che ci avevi lasciati qui senza di te, una famiglia a metà.
Ti ho sognato spesso e ancora oggi mi succede nei momenti più bui, vieni in sogno a rassicurarmi su quanto mi volevi bene e sul fatto che va bene così come faccio … I ragazzi sono cresciuti, e se la cavano bene, bisogna ogni tanto rassicurarli sul fatto che hai voluto loro molto bene, Alessandro se lo ricorda ancora, Andrea ha bisogno di sentirselo dire perché era troppo piccolo per rammentarlo, Valentina è una giovane mamma con una bella famiglia, e io mi sento un po’ come una sopravvissuta…
E va tutto bene se non fosse che ci manchi solo tu

2 commenti:

lasposina ha detto...

Cara mamma, mi dispiace non essere lì e di non poter starvi accanto come sempre negli anni passati. Sono dieci anni e sembra impossibile che siano passati così tanti anni, nel cuore e nella mente la ferita sembra fresca ed è vero che non ci siamo abituati, e purtroppo forse non ci abitueremo mai.
I bambini erano piccoli, piccolissimi, io e te eravamo piccole. Spero sempre che i ragazzi riescano prima o poi a trovare uno sfogo, un senso, una strada giusta, ad accettare quello che gli è successo e come dire a digerirlo. So che è difficile e forse utopico, ma io ci spero sempre che questa specie di demone, di macchia scura, di rabbia atavica che si sentono dentro prima o poi sparisca così da un giorno all'altro. So per certo che loro sanno quanto tu hai fatto e continui a fare per loro, l'amore e la comprensione, la costante ricerca di ciò che può renderli anche un minimo felici e che li può far sentire alleggeriti dal peso di crescere senza un papà. Ogni tanto penso e non so se te l'ho mai confessato che forse se avesse cercato di combattere di più invece di arrendersi al male, invece di dire che non ce l'avrebbe fatta, forse Tonino non se ne sarebbe andato così velocemente, forse sarebbe vissuto sì con dei limiti ma di più, forse non ci avrebbe lasciato così presto. Forse io e lui avremmo potuto appianare le divergenze, colmare il vuoto delle incomprensioni con l'affetto delle persone mature, capirci di più, allora lui mi avrebbe visto semplicemente come una ragazza, avrebbe conosciuto Andrea, ma tanto so che all'inizio non gli sarebbe piaciuto! Chissà che avrebbe detto della mia gravidanza e poi come si sarebbe comportato con un nipotino, sarebbe stato generoso come poi alla fine era. Però poi penso che forse avrebbe dovuto sopportare un dolore più grande e noi tre ragazzi l'avremmo dovuto vedere in uno stato che ci è stato risparmiato. Anche se io mi ricordo quanto dolore sentiva e come anche solo le voci dei bambini lo facessero star male.
Anche a me capita di sognarlo, e ogni tanto mi dice le cose come se non fosse mai andato via. penso che tutti e quattro ci sentiamo come sopravissuti, non era mio padre, ma il dolore è stato grande anche per me, non fosse altro perchè i miei fratelli e mia madre soffrivano. Non mi scorderò mai la faccia di Ale e di Andrea quando glielo avete detto, per me sono sempre rimasti a quell'età, per me sono sempre i bambini, nonostante Ale stia per compiere 18anni e Andrea sia nel pieno dell'adolescenza. Forse dovremmo andare avanti, forse dovremmo liberarli, noi tutti che gli stiamo accanto, da questo peso.
Io direi che va tutto bene se non fosse che lui non c'è. E' inutile ripeterti che tu e i miei fratelli siete la cosa più importante del mondo insieme a Lorenzo e ad Andrea, anche se sono lontana, sono con voi con il cuore e con la mente.

zefirina ha detto...

ho avuto anche io lo stesso pensiero, che lui si fosse arreso, ed è per questo che ho provato rabbia, ma poi ho capito che in certi casi quando il male che ti aggredisce è così spietato non puoi fare proprio niente, grazie amore mio, non ho mai rimpianto di aver scelto di tenerti