giovedì, ottobre 05, 2006

il grande sonno



(Lorenzo & Valentina)

di solito è la primavera che ispira un dolce dormire, e invece ci deve essere un virus nell'aria perchè è da ieri che mi capita di leggere post su blog e articoli di giornali dedicati al sonno e a come ognuno di noi vive questo momento, che per alcuni è solo un riposare le stanche membra, per altri è una incessante attività onirica (io sono fra quelli, la mia produzione di sogni è infinita), per altri una perdita di tempo, tempo sottratto al vivere . E così mi è tornato in mente un bel libro letto tanto tempo fa di Jonathan Coe intitolato "La casa del sonno", il cui tema centrale e filo conduttore è proprio il sonno che rappresenta per i vari personaggi l'elemento che permette loro di vivere in una sorta di realtà parallela, in uno specie di dormiveglia grazie al quale sfuggono o tentano di sfuggire ai loro problemi quotidiani ed esistenziali, nello stesso tempo le loro vite vengono messe in discussione e ci si interroga sulla propria identità e sul futuro. Coe affronta temi come la sessualità, la psicoanalisi, la cultura, il tutto mescolato con sapiente ironia e costellato da flash back che si incastrano fra di loro. Il sonno, vissuto da ciascuno in maniera diversa è anche una metafora di come ognuno di noi si rapporta con sé stesso e con il prossimo.

Per me il sonno è tutta una serie di film che vivo sempre con molto movimento e sempre a colori, qualche volta sono film romantici, raramente film dell'orrore, molto spesso sono situazioni in cui vengono coinvolti molti personaggi, luoghi comunitari, condomini di case e palazzi, e spesso ci sono le mie amiche, una in particolare con la quale c'è sicuramente un legame forte ma ancora non sono riuscita a capire perchè me la sogno così frequentemente. Per mia fortuna dormo bene e non faccio fatica ad addormentarmi, però se mi capita una notte di insonnia allora è proprio una notte bianca, come si dice a roma "mi si fa giorno" e allora mi vedo un film, leggo un libro, e se non fosse pericoloso specie di inverno mi verrebbe voglia di girare per la città, che come tutte le città di notte si accende di un fascino particolare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il sogno è il sognatore, il libro è il suo lettore

sonia ha detto...

Sono due magnifici angeli! :)