martedì, giugno 06, 2006

la magia delle parole

"Lascia che la parola sia umile, lascia che si sappia che il mondo non è cominciato con le parole, ma con due corpi stretti l'uno all'altro, uno che piange e l'altro che canta" (Thi Diem Thuy)
ho sempre creduto nella magia delle parole, di quelle che suscitano un profondo scambio di emozioni in chi ascolta, che creano quell'intimità che ti permette di raccontare anche i dolori più profondi, i segreti che sembrano inconfessabili, ma anche le passioni che senti e che vuoi condividere, incroci di parole, di stati d'animo, di storie, un fiume che scorre... una corrente di parole cha a volte vanno oltre il semplice significato che puoi trovare su un vocabolario.
Le parole esercitano su di me un potere a volte pericoloso, quelle dette, quelle lette, e ammetto che anche io spesso ne ho fatto un uso pericoloso, uno strumento da "guerra", di persuasione nemmeno tanto occulta, ma anche di gioco, adoro tutti quei giochi tipo taboo, scarabeo, cercaparole, mi piacciono i cruciverba, le parole crociate, gli anagrammi e anche gli acrostici, il gioco più divertente è stato usare le parole per incuriosire il popolo delle chat, lì mi sono divertita un mondo, e anche questo blog è un altro modo/gioco per far pace con la mia logorrea ( logorrèas.f.1 TS med., alterazione del linguaggio relativamente frequente nei malati di mente, caratterizzata da loquela abnormemente rapida e fluente 2 CO estens., tendenza a parlare continuamente, loquacità eccessiva), non che io sia malata di mente ma come me piace de chiacchera' e ci credo proprio nella forza segreta delle parole, nel loro potere consolatorio, liberatorio, e magico

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ah, il potere delle parole. tremendo. a volte però il significato che diamo alle parole è soggettivo e stranamente il linguaggiom che dovrebbe rendere più facile la comunicazione, ci rende la vita un inferno perché non ci capiamo. perché non limitiamo il numero delle parole utilizzabili in un discorso?
Gloria

Anonimo ha detto...

Le persone con un po' di pelo sullo stomaco (metaforico) sanno benissimo che la comprensione fra due individui che comunicano è un'illusione: fondamentalmente siamo alieni gli uni per gli altri. Il linguaggio è difettoso, le divergenze insanabili e il malinteso è la regola. Allora? Semplice, ciò che permette l'accordo e la sintonia non è la parola perfetta ma... la fiducia, e anche una furbetta indifferenza nei confronti dell'alienità dell'altro. Love love love

Anonimo ha detto...

A proposito di parole e visto che ti piacce cimentarti con la settimana enigmistica ti segnalo un gioco online molto simile a taboo, divertentissimo, e si può vincere pure un ipod. E' gratis!!

Il sito è: http://www.youbuzzme.net