mercoledì, giugno 21, 2006

biblioteche


incredibile ma vero guarda caso io lavoro in una biblioteca.... veramente il mio lavoro ha poco a che fare con i libri e più con la documentazione e rilevazione di dati, però mi piace che quando esco dalla mia stanza trovo pareti e pareti piene di libri, riviste e giornali, e poi ogni tanto anche a me capita di fare un turno al "bancone per gli utenti" e lì se ne vedono delle belle, ora io sono per così dire un po' classista nel senso che ho sempre pensato che chi studia o sta studiando è sempre un gradino più alto rispetto agli altri, (per altri intendo non chi non ha potuto studiare, ma chi non ha voluto farlo), e quindi quando capitano questi universitari laureandi o laureati io mi aspetto che sappiano quello che vogliono, che sappiano districarsi nei meandri del sapere, e se sono giovano mi aspetto che sappiano usare i mezzi tecnologici che gli mettiamo a disposizione, (mia madre che ha 72 anni ha un computer con la potenza di una ferrari, non disdegna lo scanner, manda e riceve mail, etc. etc.) e invece a volte mi cascano proprio le braccia per quanto sono frane ad usare motori di ricerca etc.etc., per non parlar di quelli che ti arrivano con una supponenza come se tu fossi lì al loro servizio, che non è completamente vero, noi siamo lì per fornire informazioni e guidarli nelle ricerche non per fare il lavoro al posto loro. In genere a chi mi si rivolge con cortesia io rispondo con cortesia, metodo "friendly" come si dice, con gli altri assumo la mia speciale aria da pesce lesso (occhio acquoso, sguardo da oca bionda, che mi viene benissimo essendo io bionda) do informazioni minime e così facendo li stronco.
A volte mi verrebbe da apostrofarli, specie in quei sabati prenatalizi, pasqualizi, ferragostizi .... ma non ce l'avete una famiglia .... statevene a casaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

aò e mò basta, saranno generazioni che i laureati per diritto nn sanno più cosa vogliono, aggiungi che se intorno a te una vagonata di gente ha scelto la tua stessa facoltà e nella tua sessione si laureano in 100 al giorno, un po' di confusione ti viene...

zefirina ha detto...

sveglia sveglia!!!! e poi mica tutti/e si laureano con 110 e lode, e con una tesi mitica... ehehehe

Anonimo ha detto...

non sono d'accordo zefirina, anche se capisco l'usura del front line, quel lento logorio da trincea che l'impiegato a contatto con il pubblico sperimenta. Però, il lavoro da bibliotecario è un'attività pedagogica, educativa, da affrontare secondo me (per evitare esaurimenti da maternage) con un metodo socratico: immagino che il bibliotecario ideale è quello che fa le domande giuste, non quello che dà le risposte. Orsù! In una società come la nostra, tutti sono maestri!!