lunedì, maggio 22, 2006

opinioni vaticane


Leggendo le dichiarazioni di Ratzinger sull'amore, ho fatto una considerazione: togliendo dalle sue frasi il sostantivo "Dio", non cambia nulla, a dimostrazione di una certa incapacità di fare discorsi che abbiano un senso spirituale. La mia impressione è che il livello di "mondanità" della Chiesa cattolica sia ormai cronico: "Dio", "Spirito", "Trascendenza" sono categorie assolutamente accessorie in un discorso che appartiene al livello prosaico dell'Opinione. La mia diagnosi è questa: Ratzinger parla come un'opinionista (l'apostrofo l'ho messo per malizia, eh eh eh).
Discutendone poi con un amico, abbiamo avuto un'intuizione sulla vera motivazione che ha spinto Ratzinger a distinguere fra amore vero etero e amore debole omo: parlando alla nuora perchè la suocera intenda, ha messo le mani avanti con il suo ragazzo, che probabilmente premeva per un rapporto serio ed esclusivo, e, al posto di ammettere "Non voglio prendermi un impegno con te", l'ha buttata in caciara, ovvero in teologia...

massimo dei micheli

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