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lunedì, giugno 07, 2010

luna di rame


e sopra il bosco quando si fa sera
si alza una luna di rame
perchè mai così poca musica
perchè mai un tale silenzio?

Osip Mandelshtam

mercoledì, settembre 16, 2009

ad un amico caro

caro amico, ti scrivo perchè questo è il modo a me più congeniale di esprimere quello che sento, di descrivere quello che sono e come sono, mettere una parola in fila dietro l'altra, vederla nero su bianco mi dà la sensazione che sia più vera, non si può scappare da quello che hai scritto una volta che hai dato invio.
Non posso mantenere la promessa che ti ho fatto una notte che sembrava magica perchè ci ha isolati dal resto del mondo e ci ha portati in un mondo fatto di confidenze, risate, e molto altro, come a volte succede quando stai navigando in alto mare e al'improvviso vedi davanti a te un'isola e decidi di avventurartici per scoprirla, e quello che vedi ti piace.
Ma le avventure non fanno più per me, anche se data la mia naturale curiosità la spinta a conoscere, a scoprire nuovi mondi non è ancora domata, ma come hai intuito io mi sento come un mare le cui onde avanzano per poi ritirarsi e come ti ho già detto io non sono mai stata capace di surfare e allora mi ritiro in una risacca creata da me stessa.
C'è poi quella sensazione di dover lealtà a qualcuno che non la richiede ma al quale sono legata da sentimenti ambivalenti ma comunque forti, hai già obiettato che a te bastava ricreare quell'atmosfera da fuori dal mondo, ma il tempo ipotizzato poteva alludere e far presagire anche altro, è stato l'altro che mi ha bloccato e forse spaventato, ma non per colpa tua, è già successo ultimamente con altri e in altre situazioni, e ho messo in atto la stessa difesa: la fuga.
Ora sei deluso, amareggiato ed incazzato, mi spiace, anche questo fa parte di me: deludere, amareggiare, far incazzare.

Come vedi non riesco a dormire, mi piace mantenere le promesse, per questo evito di farne, e ora non è facile per me ed è per questo che ho scelto questo modo plateale per spiegarti, il blog per me è anche un contenitore di emozioni, delle mie soprattutto ed eccomi qua a scrivere di me e di te.

venerdì, febbraio 20, 2009

vita da strega


Impulso irresistibile della strega a essere se stessa, indipendentemente dagli altri, con fini propri da raggiungere, risorse proprie cui attingere e pozzi profondi dai quali trarre materiale, portandolo fino alla superficie. (A. e B. Ulanov)

Ma conosco pure un'altra vita ancora. Conosco e la voglio e la divoro truculentamente. E' una vita di violenza magica. E' misteriosa e ammaliante. In lei i serpenti si allacciano mentre le stelle tremano. Gocce d'acqua stillano nell'oscurità fosforescente della grotta. In questo buio i fiori si avviluppano in giardino fiabesco e umido. E io sono la strega di questo baccanale muto. Mi sento vinta dalla mia stessa corruttibilità. E vedo che sono intrinsecamente cattiva. E' solo per pura bontà che sono buona. Vinta da me stessa. Che mi guido verso i cammini della salamandra, genio che governa il fuoco e lì vive. E mi do in offerta ai morti. Faccio incantesimi nel solstizio, spettro di drago esorcizzato. (Clarice Lispector)